Ciao a tutti,
come sapete ultimamente vedo solo Matrioske ovunque ( e non è una battuta!) quindi forse per una volta ho acchiappato il trend del momento.
Free to be Unique
Ciao a tutti,
come sapete ultimamente vedo solo Matrioske ovunque ( e non è una battuta!) quindi forse per una volta ho acchiappato il trend del momento.
è giunto il momento di condividere con voi il percorso che ho fatto per realizzare le mie collane . Vi anticipo che nella mia mente il progetto non è ancora terminato, ma dipenderà dal successo e dal riscontro che riceverò da voi e dai miei clienti, se andrà avanti negli step successivi che ho in mente, o se rimarrà una piccola collezione colorata. Continua a leggere “Matrioske – prima parte.”
Ciao amici, nello scorso articolo abbiamo visto insieme come i colori possono aiutarci a stare meglio o a influenzare alcuni nostri stati d’animo, aiutando o peggiorando a seconda delle situazioni anche il nostro stato psico fisico. Ad esempio una camera da letto con i toni del rosso non aiuterà sicuramente una persona che tende a soffrire di insonnia, perché tenderà a mantenerlo in uno stato di “eccitazione” piuttosto che aiutarlo a rilassarsi, come farebbe ad esempio il verde o l’azzurro.
Oggi andremo oltre, scopriremo come alcuni colori siano abbinati ai chackra, i punti di energia che si trovano nel nostro corpo e magari potrete scegliere un ciondolo del colore giusto per stare al meglio.
Spesso chi pratica cromoterapia come tecnica della medicina ayurvedica è solito abbinare i colori ai chakra, i presunti “punti di energia” che sarebbero posti, secondo teorie filosofiche prive di riscontri scientifici, in corrispondenza di diverse ghiandole endocrine: secondo questa teoria indimostrata, le energie dei chakra sarebbero collegate con il sistema nervoso parasimpatico e autonomo e con la regolazione degli ormoni. I chakra sono sette, divisi in tre superiori e quattro inferiori. Ognuno dei sette corrisponderebbe a uno dei sette colori dell’arcobaleno (più il bianco) e influirebbe, secondo tali teorie, su un particolare organo o su una delle principali ghiandole del nostro corpo. (Fonte : Wikipedia)
Dall’alto in basso vediamo quali sono schematicamente e a quale colore sono associati:
(posto appena sopra la testa) di colore bianco o violetto; può assumere il colore del chakra dominante, la funzione primaria è la connessione con il divino; l’elemento associato è la luce.
o Terzo occhio
il colore è l’indaco, tra le funzioni primarie influisce sull’intuizione e la percezione extra sensoriale; l’elemento associato è il pensare.
il colore è il blu e le funzioni primarie sono la parola, l’espressione di se stessi; l’elemento associato è la vita, l’etere e il suono.
il colore è il verde le funzioni primarie sono la devozione, l’amore universale, la compassione e la guarigione; l’elemento associato è l’aria.
di colore giallo influenza le funzioni mentali, il potere, il controllo, la libertà di essere se stessi e la carriera; l’elemento associato è il fuoco
il colore è l’arancio e le funzioni primarie sono l’emozione, la sessualità (sesso e genere) e la creatività; l’elemento associato è l’acqua
il colore è il rosso, le funzioni primarie sono l’istinto, la sopravvivenza e la sicurezza; l’elemento associato è la terra.
Questa piccola ricerca mi ha fatto riflettere su alcune cose, ad esempio il giallo che io ho sempre abbinato all’allegria e ad una certa leggerezza in realtà è associato al controllo e alla carriera. Come a dire che i manager dovrebbero forse vestire di giallo, per potenziare le caratteristiche che gli servono per avere successo. Anche altri colori mi hanno lasciata stupita e credo che approfondirò ancora la mia ricerca, magari nei prossimi post.
Cari amici, oggi ho scoperto una parola nuova! Glamping, che in realtà è tutto un mondo!
L’ho scoperta per caso scorrendo la bacheca Facebook, dove “Vogue accessory” presentava un bell’orologio adatto al glamping!
Mi sono chiesta che razza di sport fosse questo glamping, perchè l’orologio era molto fashion e mi faceva pensare alle feste in piscina che fanno le star americane! Avete presente quelle dove devi essere tutto vestito di bianco? I white party! Che se metti una cinta color panna o avorio ti sbattono fuori a calci nel sedere da brava pezzente quale sei? Come no! Vabbè, uno di quelli!
Quindi ho googolato sto “GLAMPING” e mi è uscito questo dopodiché sono andata a cercare meglio e ho scoperto che questo termine deriva dalla contrazione di “glamour” e “camping” ossia campeggi di lusso (in italiano sarebbe tipo “camplusso”) e che ci sono diverse aziende che si stanno organizzando creando collezioni dedicate, tipo l’orologio di cui sopra.
A parte che a me queste tende fantastiche hanno fatto subito pensare a quelle che ci sono nei film di Harry Potter, salvo che da fuori quelle sembravano un lenzuolo con due rametti messi in croce, mi sono domandata come ci si deve vestire per un glamping. Di sicuro non puoi andare in giro “ciavattando” o spargendo fango ovunque, e poi dovrai avere sempre un aspetto al livello della tenda/salotto che stai occupando!
Quindi mi sono chiesta se tra i miei prodotti c’era qualcosa di adatto a questo glamping, perché magari qualcuno dei miei clienti, notoriamente tutti molto fashion, lo faceva e poteva avere bisogno di accessori e gioielli adatti.
Ragioniamo sul fatto che anche se è di lusso siamo ad un campeggio, quindi si deve puntare su cose pratiche e non troppo appariscenti, che ci lascino libertà di movimento e non si incastrino ovunque. Ci sono alcuni articoli unisex adatti ad entrambi i sessi come questi ciondoli, i primi sono piccoli e di forme geometriche, i secondi hanno forme naturali e sono un po’ più grandi, in caso di glamping il consiglio è di non usare catenine d’argento o metallo molto lunghe, ma preferire quelle in caucciù, cotone o nappa di una lunghezza dai 45 ai 50 cm, per essere più comodi.Anche per i bracciali consiglio materiali pratici, come ad esempio la pelle. Le catene tendono ad agganciarsi e rischiano di spezzarsi mentre strofinate i bastoncini per accendere il fuoco!
Se poi volete qualcosa di dedicato a voi, questo bellissimo tulipano sarà perfetto per le ragazze e il pendente sui toni del grigio per i maschietti.
In entrambi i casi sconsiglio l’uso di anelli, soprattutto se sono molto grandi (nel Anelli Conny’s Kreations, ma io li trovo scomodi per fare un campeggio, anche se di lusso!) preferite degli orecchini, non troppo lunghi, magari a perno, nel mio shop ne ho di varie grandezze, oppure se li preferite leggermente pendenti optate per piccole dimensioni, fidatevi si vedranno ugualmentePendenti Conny’s Kreations Tiffany. Spesso all’aperto raccogliamo i capelli, quindi serviranno bene per valorizzare l’ovale e il collo senza darvi fastidio.
E voi siete mai stati ad un glamping? Lo conoscevate? Se vi va raccontatemi se andate in campeggio come lo preferite, tenda, camper o boungalow? Vi trasformate in Tarzan e Jane o cercate di portare le comodità della vita urbana con voi? E che look adottate?
Detto questo, se anche non farete un glamping, ma andrete ad un semplice campeggio, ciò non toglie che potrete sempre usare dei piccoli accorgimenti per sentirvi a vostro agio ma con stile.
Buon glamping a tutti!
Cari amici, concludo con questo post il ciclo della “Collezione Giapponese” di cui ho abbondantemente parlato in passato nei vari post (qui i primi cenni) ma di cui non ho mai raccontato l’intera storia.
Dopo aver visto le foto bellissime di Marino Festuccia e aver pubblicato tutte le inserzioni nel mio shop riavvolgo il nastro a qualche mese fa, per ripercorrere la realizzazione di questi pochi pezzi.
Il tutto è iniziato con un pezzo di tessuto grande quanto un fazzolettino che rappresentava un giardino giapponese con una casa tradizionale e al centro una donna in abiti sontuosi e lunghi capelli scuri. Il tessuto mi era stato regalato molto tempo fa da una amica artigiana che conserva tutto con lo scopo di riusarlo appena capita l’occasione (piccola curiosità, insieme a quello ricevetti anche un tessuto giallo e nero psichedelico! ricorda nulla?) .
Insomma appena me lo diede mi innamorai e decisi che ci avrei fatto qualcosa di davvero speciale. Intanto, non so bene perché cercai l’ideogramma “donna” su internet per cercare un’ispirazione grafica. Miracolosamente era estremamente semplice e quindi forse potevo davvero usarlo
per realizzare qualcosa.
Quindi il primo pezzo, nonché il più importante, era già nella mia testa, un medaglione a due facce con da un lato la donna e dall’altro la parola in giapponese che la definiva. Il secondo ciondolo, un po’ a compensare la ricchezza di linee e colori dell’altro ha un disegno molto semplice e colori rilassanti. A quel punto il resto è venuto un po’ da sé, mi sono fatta guidare molto dai colori, le forme semplici, visto che il tessuto era molto decorato, che si rifacevano al cerchio.
Altra caratteristica che volevo avessero i miei gioielli era quella di poter essere indossati e interpretati dalle mie clienti in vari modi e che fossero abbinabili tra loro, quindi li realizzai quasi tutti double face e in più gli orecchini li feci tutti di colori diversi.
Dopo averla terminata si ruppe la macchina fotografica e questo mi costrinse ad attendere a rendere pubblica la collezione. Nella ricerca della macchina fotografica chiesi aiuto a Marino Festuccia, un amico fotografo che un giorno spiegandomi le varie funzioni della neo acquistata mi propose il servizio per questi gioielli, di cui gli avevo fatto vedere alcuni pezzi.
Dal dire al fare però ci furono le vacanze e la Maker Faire, e proprio quella alla fine ci costrinse a stringere i tempi, perchè durante la fiera, tramite un passaparola fotografico trovai una mamma per il ciondolo “Donna”, così per poter immortalare la collezione intera prima di consegnarlo alla nuova proprietaria, organizzammo tutto in meno di una settimana e il resto è sotto i vostri occhi e nei post precedenti.
Ora se vi va potete andare nel mio shop per vedere tutti i dettagli della collezione e magari dirmi cosa ne pensate, come l’avreste fatta voi, come la indossereste, a cosa vi fa pensare, intanto qui sotto vi do un’anteprima.
Cari amici, come avevo anticipato nell’ultimo post la lista delle cose che avrei da fare è davvero lunga ma finalmente posso depennare una voce dall’elenco.
Finalmente posso presentarvi la mia collezione Giapponese.
Ne ho dato alcune anteprime già in passato, anche perché l’ho realizzata diversi mesi fa ma poi gli altri impegni mi hanno obbligato a rimandare l’inserzione degli articoli nel mio negozio on line.
Finalmente invece ora ho tempo per fare le inserzioni, ho le foto bellissime di Marino Festuccia fatte allo Studio Cromosoma (grazie! grazie! grazie!) ed è tutto pronto per farvi avere il pezzo che preferite, ma sbrigatevi perchè vanno a ruba.
Quindi seguitemi sui miei social, pubblicherò nei prossimi giorni varie foto della collezione e man mano li troverete nel mio shop on line, vi ricordo che sono pezzi unici, e sulla mia pagina Facebook (sulla quale vi invito a cliccare MI PIACE per rimanere sempre aggiornati) potrete avere anche tante informazioni utili sul Giappone e la sua cultura.
Tra l’altro quest’anno è l’anniversario dei 150 anni di amicizia dell’Italia col Giappone e quindi approfittate dei miei gioielli e dei tanti eventi che sono stati organizzati per immergervi in questa atmosfera giapponese.
Ma CIAONE! Si sono ancora viva, non del tutto ripresa, ma viva. Dopo il tourdion della fiera, ma soprattutto del pre-fiera fatico a tornare a ritmi normali e a raccapezzarmi tra le mille cose da fare.
In molti mi avete chiesto di come è andata la Maker Faire. Beh! Intanto è andata, e questa è una gran bella cosa in tutti i sensi. Tra pro e contro, manifestazioni, traffico, lavori per il giubileo e lamentele varie è andata, ha avuto oltre 100.000 presenze e quindi vuol dire che è stata apprezzata e lo è sempre di più.
Per chi non è molto addentro all’argomento diciamo che la Maker Faire è la più grande manifestazione legata al mondo maker. Questa parola per molti non significa nulla, ma di fatto, molto banalmente, racchiude tutte quelle persone che “fanno” usando le proprie mani ma anche la propria testa, condividendo quello che scoprono o inventano, mettendo quindi a disposizione le risorse e di fatto creando una rete spontanea di condivisione di conoscenze.
In questa realtà si inseriscono poi le grandi realtà tecnologiche produttrici di software e di macchine che a volte rincorrono letteralmente il mondo maker, a volte lo affiancano fornendo anche materiali per sperimentare e a volte dialogano per creare cose nuove.
In mezzo ci siamo anche noi artigiani, o meglio “artigiani digitali”. Quella categoria di artigiani che usa le moderne tecnologie per lavorare, divulgare, promuovere e vendere i propri prodotti e che addirittura riesce a vedere le potenzialità artistiche insite in alcuni processi, sfuggite alle menti più tecnologiche. La Maker Faire è tutto questo e molto di più.
Sono stati giorni intensi, a contatto con tantissime persone diverse, dai semplici curiosi agli esperti, giornalisti, maker, informatici, designer, insegnanti, pensionati e bambini, tutti molto interessati a vedere il “futuro”. In realtà quando ci stai in mezzo tutto ti scorre davanti molto velocemente, come la legge della relatività di Einstein, se vedi un treno da fuori corre, ma se ci stai sopra ti sembra fermo, e cose che a molti sembrano innovative per i maker sono già obsolete.
Io quest’anno ho partecipato alla Maker Faire con i miei gioielli fatti con vetro e circuiti da cui il nome “Circuiti Tiffany”, l’idea come molti di voi sanno risale a un anno fa o più, ma in effetti non avevo approfondito molto l’argomento visto che mi ero spinta su altri materiali. Comunque volevo esserci, non mi chiedete perché, a settembre ero già pentita di essermi candidata ma tant’è e quindi dopo la conferma della mia ammissione alla fiera ho iniziato a lavorare ai disegni, dovevo fare praticamente tutto. Ho disegnato per circa due mesi affrontando forse per la prima volta la crisi da foglio bianco e mentre a volte i modelli ti vengono alla mente quasi da soli, questa volta le numerose cose da fare e la fretta avevano bloccato la parte fondamentale del lavoro, quella creativa.
E’ stato un processo davvero lungo, tagliare e levigare i circuiti, preparare i modelli, tagliare e lavorare il vetro, mi sembrava un lavoro infinito, e infatti alla fine non ho realizzato tutti i modelli che avevo disegnato. Inoltre dovevo pensare anche alla parte espositiva e per questo mi sono rivolta ad una amica per curare la parte grafica e studiare degli espositori appositi.
Ovviamente la settimana prima della fiera qualsiasi cosa che poteva andare storta ci è andata, ma grazie alle persone con cui ho collaborato e che sono rimaste dietro le quinte siamo arrivati al fatidico giorno.
I tre giorni della fiera sono stati pieni, è la parola che mi viene in mente per prima, pieni di gente, di facce, di domande, di spiegazioni, di progetti, di rumore, di tutto. E mi do una gran pacca sulla spalla da sola per aver chiesto alla mia amica Nicole di stare con me allo stand. E’ stata perfetta, non ci sono altre parole per descrivere il suo lavoro, senza di lei non sarei sopravvissuta.
I gioielli, anche se di fatto non facevano nulla di tecnologico, sono stati apprezzati per quello che sono. Gioielli. Facendo brillare gli occhi a grandi e piccini.
Lo so è molto figo avere un ciondolo che ti fa il caffè schiumato, abbinato al bracciale coordinato che ti sforna il cornetto integrale al miele. E’ sicuramente una cosa cool!
Ma i gioielli in primis devono essere belli e quando lo sono ti fanno accendere tante lucine negli occhi e i miei beh! Cavolo se l’hanno fatto!
Se questa non è interazione!
Ragazzi oggi un post molto visivo e poco narrativo, perchè mi sono resa conto che a giudicare dai post, a parte raccontare tante belle storie non ho prodotto niente, invece non è proprio così, è che sono lenta e pigra nel pubblicare le mie opere, quindi cercherò di aggiornare un po’ anche il blog, ma vi ricordo che sul mio negozio Etsy trovate tutto (o quasi) quello che ho prodotto ed è disponibile.
Diciamo che ho lavorato a tre filoni creativi, chiamiamoli così!
Iniziamo con i primi che offrono tanti spunti colori e idee e grazie speciale ad Artemarcia per tutti questi vetri colorati!
Per il secondo filone, dopo il primo esperimento con il pizzo (di cui vi rimetto la foto) grazie ad una amica, che tra le altre cose cuce, ho ricevuto dei piccoli pezzi di tessuto da cui sono nati dei veri capolavori (modesta io!) e pezzi unici, completamente diversi per stile e genere e da abbinare con tantissimi outfit.
Con Duchessa è arrivato ovviamente anche Romeo, pendente della linea Gatto.
E’ un po’ smilzo, ma molto simpatico.
E’ arancione ma se lo vuoi in un’altro colore contattami con una convo e sceglieremo insieme.
Il ciondolo ha richiesto circa due ore e mezzo di lavoro ed è realizzato a mano con la tecnica Tiffany.
Articolo: Ciondolo ROMEO
Colore: Arancio
Misure: 6 cm lunghezza (solo il gatto), 3 cm larghezza (compresa la coda), 0.3 cm spessore
Peso: 11 grammi
Materiali: Vetro artistico, rame, stagno occhiello in argento 925
Collier non incluso.
With Duchess has arrived Thomas O’Malley, pendant of the line Cat.
It ‘sa bit thin, but very nice. He’s orange but if you want it in another color please contact me in a convo and we will choose together.
To create this object took about two hours and a half of work.
Item: Pendant Thomas O’Malley
Colour: Orange
Size: 6 cm length (only the cat) , 3 cm width (with the tail), 0.3 cm dept
Weight: 11 grams
Materials: Artistic glass, Copper, tin, eyelet in silver
Neacklace not inclused.
https://www.etsy.com/listing/130783700/ciondolo-romeo-gatto-arancione-tiffany?langid_override=0
Duchessa è il secondo pendente della linea Gatto dopo LUMISS.
Lei somiglia alla Duchessa degli Aristogatti ma solo perchè è una piccola, graziosa, gattina beneducata. E’ bianca ma se la vuoi in un’altro colore contattami con una convo e sceglieremo insieme il colore.
Il ciondolo ha richiesto circa due ore e mezzo di lavoro ed è realizzato a mano con la tecnica Tiffany.
Articolo: Ciondolo DUCHESSA
Colore: Bianco
Misure: 6.5 cm lunghezza (solo il gatto), 4.5 cm larghezza (compresa la coda), 0.3 cm spessore
Peso: 17 grammi
Materiali: Vetro artistico, rame, stagno occhiello in argento 925
Collier non incluso.
Duchess it’s the second pendant of the line Cat after LUMISS.
She look like to the Duchess of Aristocats but just because she is a little, nice, well-behaved cat. She’s white but if you want it in another color please contact me in a convo and we will choose together.
To create this object took about two hours and a half of work.
Item: Pendant DUCHESS
Colour:White
Size: 6.5 cm length (only the cat) , 4.5 cm width (with the tail), 0.3 cm dept
Weight: 17 grams
Materials: Artistic glass, Copper, tin, eyelet in silver
Neacklace not inclused.