Made in Italy! Trovarlo è un gioco.

C’è molto fermento on line. Sarà la primavera? Non lo so ma da qualche settimana mi sono iscritta ad un gruppo Facebook che serve ad imparare come migliorare la propria SEO.
Voi mi chiederete: cos’è la SEO? SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, ovvero letteralmente Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. E’ una serie di operazioni, impostazioni e procedure che servono a far si che quando qualcuno cerca qualcosa su un motore di rircerca, come Google ad esempio, trovi quello che cerca. Nel mio caso che trovi i miei gioielli.

Insomma sto studiando (pure questo!) per cercare di migliorare il mio shop e conquistare il mondo con le mie creazioni splendenti. So che con voi non serve perchè già li adorate ma non siamo egoiste, spargiamo la bellezza ovunque, ce n’è davvero bisogno. Continua a leggere “Made in Italy! Trovarlo è un gioco.”

Speciale MAKE ME SHINE – Conny’s Kreations

Cari amici, se mi avete seguito fino a qui sapete che questo Make me Shine è diverso dagli altri perché le domande sono state inviate da chi mi segue e le risposte le darò io. Avete scelto come modalità di risposta un post e quindi eccoci qui! Il special MAKE ME SHINE di Conny’s Kreations. Per rispondere seguirò l’ordine di arrivo delle domande quindi ogni tanto tornerò su dei discorsi già accennati. A parte la prima, non so chi mi abbia mandato le altre domande ma non importa, le ho trovate tutte molto interessanti e niente affatto facili. Visto che non sono dal vivo ho però la possibilità di rispondervi in pantofole e senza trucco (grazie grazie!!!) e di mettervi qualche link o immagine di contorno che dal vivo non avrei potuto farvi vedere. Continua a leggere “Speciale MAKE ME SHINE – Conny’s Kreations”

– MAKE ME SHINE – Luthopika

Cari amici, eccoci di nuovo alla rubrica MAKE ME SHINE dedicata alla presentazione di un’artigiana che mi fa splendere grazie al suo lavoro. Oggi vi presento Giusy,  è lei il cuore frizzante di questo bellissimo brand che letteralmente adoro. Ho diversi gioielli di Giusy nel mio portagioie e ogni volta che li indosso attirano l’attenzione.  Ma bando alle ciance e godetevi l’energia di questa artigiana fantastica. Continua a leggere “– MAKE ME SHINE – Luthopika”

Matrioske – prima parte.

ritocco2img_6636Cari amici,

è giunto il momento di condividere con voi il percorso che ho fatto per realizzare le mie collane . Vi anticipo che nella mia mente il progetto non è ancora terminato, ma dipenderà dal successo e dal riscontro che riceverò da voi e dai miei clienti, se andrà avanti negli step successivi che ho in mente, o se rimarrà una piccola collezione colorata. Continua a leggere “Matrioske – prima parte.”

…e dopo la Maker Faire?

Ma CIAONE! Si sono ancora viva, non del tutto ripresa, ma viva. Dopo il tourdion della fiera, ma soprattutto del pre-fiera fatico a tornare a ritmi normali e a raccapezzarmi tra le mille cose da fare.12143152_1166377466709944_7098614793936512460_n

In molti mi avete chiesto di come è andata la Maker Faire. Beh! Intanto è andata, e questa è una gran bella cosa in tutti i sensi. Tra pro e contro, manifestazioni, traffico, lavori per il giubileo e lamentele varie è andata, ha avuto oltre 100.000 presenze e quindi vuol dire che è stata apprezzata e lo è sempre di più.960x280_en

Per chi non è molto addentro all’argomento diciamo che la Maker Faire è la più grande manifestazione legata al mondo maker.  Questa parola per molti non significa nulla, ma di fatto, molto banalmente, racchiude tutte quelle persone che “fanno” usando le proprie mani ma anche la propria testa, condividendo quello che scoprono o inventano, mettendo quindi a disposizione le risorse e di fatto creando una rete spontanea di condivisione di conoscenze.
In questa realtà si inseriscono poi le grandi realtà tecnologiche produttrici di software e di macchine che a volte rincorrono letteralmente il mondo maker, a volte lo affiancano fornendo anche materiali per sperimentare e a volte dialogano per creare cose nuove.
In mezzo ci siamo anche noi artigiani, o meglio “artigiani digitali”. Quella categoria di artigiani che usa le moderne tecnologie per lavorare, divulgare, promuovere e vendere i propri prodotti e che addirittura riesce a vedere le potenzialità artistiche insite in alcuni processi, sfuggite alle menti più tecnologiche. La Maker Faire è tutto questo e molto di più.12

Sono stati giorni intensi, a contatto con tantissime persone diverse, dai semplici curiosi agli esperti, giornalisti, maker, informatici, designer, insegnanti, pensionati e bambini, tutti molto interessati a vedere il “futuro”. In realtà quando ci stai in mezzo tutto ti scorre davanti molto velocemente, come la legge della relatività di Einstein, se vedi un treno da fuori corre, ma se ci stai sopra ti sembra fermo, e cose che a molti sembrano innovative per i maker sono già obsolete. 12144832_898575526891037_2816824713210462740_n

Io quest’anno ho partecipato alla Maker Faire con i miei gioielli fatti con vetro e circuiti da cui il nome “Circuiti Tiffany”, l’idea come molti di voi sanno risale a un anno fa o più, ma in effetti non avevo approfondito molto l’argomento visto che mi ero spinta su altri materiali. Comunque volevo esserci, non mi chiedete perché, a settembre ero già pentita di essermi candidata ma tant’è e quindi dopo la conferma della mia ammissione alla fiera ho iniziato a lavorare ai disegni, dovevo fare praticamente tutto. Ho disegnato per circa due mesi affrontando forse per la prima volta la crisi da foglio bianco e mentre a volte i modelli ti vengono alla mente quasi da soli, questa volta le numerose cose da fare e la fretta avevano bloccato la parte fondamentale del lavoro, quella creativa. 12038071_1155890597758631_3512681064063387132_n

E’ stato un processo davvero lungo, tagliare e levigare i circuiti, preparare i modelli, tagliare e lavorare il vetro, mi sembrava un lavoro infinito, e infatti alla fine non ho realizzato tutti i modelli che avevo disegnato. Inoltre dovevo pensare anche alla parte espositiva e per questo mi sono rivolta ad una amica per curare la parte grafica e studiare degli espositori appositi.12132959_890925684334046_1413884647_n

Ovviamente la settimana prima della fiera qualsiasi cosa che poteva andare storta ci è andata, ma grazie alle persone con cui ho collaborato e che sono rimaste dietro le quinte siamo arrivati al fatidico giorno.

12115501_898894643525792_2133354186911486134_nI tre giorni della fiera sono stati pieni, è la parola che mi viene in mente per prima, pieni di gente, di facce, di domande, di spiegazioni, di progetti, di rumore, di tutto. E mi do una gran pacca sulla spalla da sola per aver chiesto alla mia amica Nicole di stare con me allo stand. E’ stata perfetta, non ci sono altre parole per descrivere il suo lavoro, senza di lei non sarei sopravvissuta.

I gioielli, anche se di fatto non facevano nulla di tecnologico, sono stati apprezzati per quello che sono. Gioielli. Facendo brillare gli occhi a grandi e piccini.

Lo so è molto figo avere un ciondolo che ti fa il caffè schiumato, abbinato al bracciale coordinato che ti sforna il cornetto integrale al miele. E’ sicuramente una cosa cool!

Ma i gioielli in primis devono essere belli e quando lo sono ti fanno accendere tante lucine negli occhi e i miei beh! Cavolo se l’hanno fatto!

Se questa non è interazione!

Ma che ho fatto tutto sto tempo? Riassunto dei lavori precedenti!

Ragazzi oggi un post molto visivo e poco narrativo, perchè mi sono resa conto che a giudicare dai post, a parte raccontare tante belle storie non ho prodotto niente, invece non è proprio così, è che sono lenta e pigra nel pubblicare le mie opere, quindi cercherò di aggiornare un po’ anche il blog, ma vi ricordo che sul mio negozio Etsy trovate tutto (o quasi) quello che ho prodotto ed è disponibile.
Diciamo che ho lavorato a tre filoni creativi, chiamiamoli così!

  1. Orecchini di tutti i colori, su modelli vecchi e nuovi (questo deve essere ulteriormente ampliato ma c’è quasi tutto)
  2. Gioielli con tessuti (da piccoli scampoli quindi quasi tutti pezzi unici)
  3. Gioielli coi circuiti (per la Maker Faire, in fase di progettazione)

Iniziamo con i primi che offrono tanti spunti colori e idee e grazie speciale ad Artemarcia per tutti questi vetri colorati!

Per il secondo filone, dopo il primo esperimento con il pizzo (di cui vi rimetto la foto) grazie ad una amica, che tra le altre cose cuce, ho ricevuto dei piccoli pezzi di tessuto da cui sono nati dei veri capolavori (modesta io!) e pezzi unici, completamente diversi per stile e genere e da abbinare con tantissimi outfit.


In ultimo i gioielli con i circuiti, per ora ho solo tre collane grandi già fatte, ne avevo fatti molti per Codemotion (metto qualche foto dello stand dove se ne vedono alcuni) ma sono quasi tutti finiti, è rimasto solo un ciondolo e un paio di orecchini e visto che ho presentato il progetto alla Maker Faire Rome 2015 sto lavorando per disegnare e realizzare collane, ciondoli, bracciali, orecchini da esporre durante l’evento.

Bene! Ecco tutto, che in pratica non vuol dire niente, perchè soprattutto il punto 3 è molto lacunoso e quindi. ANSIAAAAA!!!
Beh mo’ v’ho aggiornato e torno a lavorà! Voi seguitemi però!

Orecchini cuore e onice – Heart and onyx earrings

Orecchini unici e irripetibili. La parte superiore ha un cuore in vetro rosso su un gancio in argento, sotto una goccia di onice nero con una piccola semisfera di agata rossa.

Orecchini assolutamente eleganti e originali, lo stile è classico ma anche moderno, i contrasti di colore sono forti e intensi, per persone appassionate. Ricordano il fuoco, la notte, la sensualità.

Pezzo Unico

Earrings unique and inimitable. The upper part took a red glass heart on a silver hook, under a drop of black onyx with a small red agate hemisphere.
Earrings absolutely elegant and original, the style is classic but modern, the color contrasts are strong and intense, for passionate people. Remember the fire at night, the sensuality.

One of a kind. 

Bracciale quadrato – Squared bangles

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Italiano: Bracciale a base quadrata, semi rigido in stile bangles, realizzato con una bottiglia di plastica a base quadrata. La decorazione esterna ed interna è realizzata a collage in rosso, grigio e nero usando pezzi di PVC. La decorazione è geometrica con parti che sporgono. Il PVC è un materiale plastico morbido e anallergico, questo bracciale non ha parti in metallo.

Articolo: bracciale bangle
Colori: rosso, grigio,nero
Misure: lato 7 cm, altezza 5 cm, diagonale 8.5 cm
Peso: 15 gr
Materiali: bottiglia di plastica, PVC, colla, fantasia

In vendita on line : https://www.etsy.com/listing/167235875/bracelet-bangles-fantasy-collage-squared?ref=shop_home_active&langid_override=7

English: Bracelet with a square base, semi-rigid style bangles, made from a plastic bottle with a square base. The exterior and interior decoration is made of a collage in red, gray and black using pieces of PVC. The decoration is geometric with parts that stick out. PVC is a plastic soft and hypoallergenic, this bracelet has no metal parts.

Item: bracelet bangles
Colours: red black gray
Measures: side 7 cm/ 2.8 in, hight 5 cm/ 2 in, diagonal 8.5 cm/ 3.3 in
Weight: 15 gr
Materials: Plastic bottle, PVC, glue, fantasy

 

L’importanza di avere un’idea

Ciao miei cari follower (seguitori!) scriverò questo post a braccio quindi perdonatemi se sarà un po’ scombinato.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAVolevo parlarvi di una delle mie ultime creazioni, un bracciale realizzato con materiali di riciclo, in maniera molto semplice.

Il punto è proprio questo, il bracciale di per se è facile da fare, trovi un supporto e ci incolli sopra quello che vuoi! Fatto!

Si ma allora perché io ho raccolto delle bottiglie di latte quest’estate solo perché avevano una forma squadrata che mi piaceva e le ho tenute per due mesi in una busta in camera vicino alla scrivania? In fondo il bracciale era facile da fare!

Forse perché quando le ho prese la forma mi piaceva, ma ancora non sapevo bene cosa ci avrei fatto, un’altra persona ci avrebbe costruito magari un sistema di irrigazione del balcone, o un’altro un gioco per bambini. Quindi non era così facile alla fin fine, fare questo bracciale.

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Voi direte, si ma poi alla fine quanto ci hai messo a farlo? Materialmente forse un’oretta, ero concentrata e non tenevo conto del tempo, dovevo studiare la composizione, fare in modo che la colla non uscisse ma che tenesse bene e fosse ben distribuita su tutta la superficie, quindi alla fine non ci ho messo tantissimo. Però prima che l’idea si formasse ci sono voluti due mesi, 60 giorni di gestazione, circa 9 settimane di tempo, in cui l’idea è rimasta a crescere e prendere forma nella mia testa.

No non pensiate che io sia rimasta chiusa in camera con la testa tra le mani per due mesi, sarebbe come se una madre in cinta stesse a pensare “ora gli faccio gli occhi, ora la testa, ora le gambe!”, la creatività non funziona così, la puoi stimolare ed indirizzare, fare schemi, schizzi, progetti, per cercare di dargli una forma adatta alle vostre necessità, ma di fatto la creatività si autoalimenta di quello che hai dentro, come una creatura che cresce prendendo il nutrimento dal corpo della madre.

il_570xN.518751826_gi6iQuotidianamente vedo persone che hanno idee incredibili, a cui io non avrei mai pensato, il mio team, i miei amici creativi, le persone che incontro ai mercatini, chi realizza gioielli con gli occhielli delle lattine o meravigliosi grovigli di perline, chi ha talmente tante idee che fa 2000 cose diverse e io rimango lì stupita chiedendomi ” ma come gli è venuta l’idea?”

Quindi l’idea c’è, ti viene, è lì all’erta e quell’idea è tua, solo tua, l’hai avuta tu, non un’altro, un’altro ne avrebbe avuta una diversa o non l’avrebbe avuta affatto.

Quindi per cortesia non fatemi più sentire “eh ma che ci vuole a farlo, posso farlo pure io!” foto