MAKE ME SHINE Pabuita

Eccoci al Make me shine di ottobre e ho scelto un brand diverso dal solito. Chi mi segue sui social sa che adoro i bambini e ho due nipoti, per mia fortuna così ho la scusa per aggirarmi con non chalance nei negozi di gioccattoli, nei reparti dei libri per l’infanzia e nei negozi di abbigliamento per bambini.

Il top però sono i profili di persone che hanno bambini e che mi fanno morire dal ridere e tenerezza allo stesso tempo.

Questo per dire che non è tutto fashion quello che fa splendere. Anche se oggi parliamo di moda e in particolare di moda per bambini.

Io sono innamorata delle creazioni di questa artigiana da quando le ho viste e ora capirete perchè mi fanno splendere.

1)    Come si chiama il tuo brand e di cosa si occupa, da dove viene questo nome?

Vi presento Pabuita!

Il nome del mio brand deriva da “Pa” come Paola, “Bu” come l’iniziale del mio cognome e “ita” come Italia!
Pabuita produce abitini di alta moda per bambini, realizzati su ordinazione e su misura, con le stoffe della miglior qualità presente sul mercato, spesso collezionate negli anni (sono una raccoglitrice compulsiva di stoffe!) oppure acquistate dai “fine pezza” o dagli “sfridi” delle grandi sartorie italiane. Questo è il motivo per cui i miei abitini hanno un costo contenuto in ragione della qualità dei materiali utilizzati e sono fatti completamente in italia tanto nel design e confezione , quanto nella produzione delle stoffe

2) Mi parli della tecnica che usi e/o del tuo lavoro?


Ho una buona manualità e usare le mani mi rilassa. Da piccolissima avevo una zia molto amata che faceva la sarta e mi lasciava giocare con gli avanzi. Credo che lei sia stata il mio “imprinting” lasciato a lungo latente ed esploso quando sono nati i miei nipotini.

Prima avevo sferruzzato molto per i miei figli, oggi ho imparato ad usare bene le macchine da cucire, le taglia cuci, le presse per i bottoni automatici e ogni altra diavoleria che esce sul mercato della sartoria.
Ma ciò che rende unico ogni mio capo sono le finiture a mano che aggiungo sempre: sono il mio modo di donare affetto e dedicare cura a bimbi lontanissimi che i  loro genitori amano tanto da scegliere per loro il meglio dell’abbigliamento

3) Come hai cominciato? L’hai scoperta ed imparata/come ci sei arrivato, o te la sei inventata? Perchè l’hai scelta?

Ho iniziato cucendo bavaglini per i miei primi nipotini e l’antico amore per la mia zia sarta si è risvegliato un po’ all’improvviso.
Sono un architetto, adoro progettare e ho una sottile sensibilità per i materiali.
Coniugare il cucito, la moda, i tessuti, i bambini ed il mio talento naturale come arch è stato naturale, è venuto come acqua che fluisce.
In fondo architettare una casa, un arredamento, un mobile o un costume di Halloween avviene attraverso il medesimo processo mentale.
Scegliere le tinte dominanti o contrasanti in un ambiente chiuso è lo stesso che scegliere i materiali, colori e tessuti per realizzare un abitino.
Sono sempre un arch, ma ieri progettavo case, oggi progetto abbigliamento per bambini

4) Come è il tuo lavoro on line come l’hai iniziato e perchè? 

Sono un orso nei rapporti interpersonali diretti, lavorare on line e poter vendere le mie creazioni lavorando con un computer è stata per me una scoperta fantastica e mi ha aperto tutto un mondo prima sconosciuto

5) Da dove trai l’ispirazione e le idee per le tue creazioni?

Le mie prime e privilegiate fonti di ispirazione sono i miei sette nipotini da 0 a 9 anni.
loro chiedono, io schizzo, loro criticano e modificano, io realizzo il prototipo, loro lo provano, lo tirano e aggiustano

sui loro teneri corpiccini e decidiamo insieme le migliorie da apportare

Poi ci sono le mie amate clienti “di ritorno” che sono sempre fonte di nuove idee. Vendo per lo più in USA e i loro suggerimenti e richieste sono per me preziosi perché mi consentono di dare un’occhiata “da dentro” a ciò che va al momento, a ciò che piace ai bimbi oltre oceano.
Per inciso vendo moltissimo a mamme americane che hanno alle spalle nonni, bisnonni, genitori del marito etc di provenienza italiana.
Questo significa che le radici del “Fatto(bene) in Italia” sono salde e vitali e profonde. Varrebbe la pena che tanti artigiani italiani lo ricordassero e se ne facessero paladini e difensori

6) Come definiresti il tuo stile?

Stiloso, elegante, raffinato e non omologato.
Sano ed ecosostenibile, di grande qualità, durevole nel tempo e buono da passare da un figlio all’altro


7) Qual’è il lavoro/l’esperienza/l’evento che ti ha dato più soddisfazioni e perché?

Essere presente sulla piattaforma dell’handmade mondiale come Etsy è per me una esperienza costantemente esaltante. Venir contattata da mamme e papà di tutto il mondo che hanno a cuore il benessere dei loro piccoli e desiderano vestirli in modo unico e raffinato mi procura sempre grande gioia

8) Qual’è la cosa più strana/buffa/assurda che un cliente ti ha chiesto?

Avevo disegnato e realizzato il guscio di tartaruga Ninja su richiesta di un mio nipotino di quattro anni.
Appena messo on line mi contatta una mamma e mi chiede se è possibile realizzarlo in taglia 6-9 mesi. Al momento mi è parsa una richiesta assurda, a quell’età a malapena gattonano i bambini!

Ed invece è stata un’idea azzeccata: Vedere gattonare un piccolino/a con sulla schiena il guscio di tartaruga ben imbottito e fissato con adeguate bretelle ha reso quel prodotto vincente e ho venduto tantissimi gusci proprio per neonati!

9) Quali sono i progetti per il futuro?

Continuare a disegnare e cucire abiti e costumi per i piccoli, continuare a divertirmi a scovare nuove stoffe, a inventare nuovi travestimenti, a sbirciare nei trailers dei film che usciranno gli anni prossimi per essere pronta con i vestiti degli eroi ed eroine del futuro

10) Cosa speri arrivi ai tuoi clienti attraverso il tuo lavoro?

In primis la qualità dell’hand made in italy, poi l’attendibilità, affidabilità e perfetto servizio cliente degli artigiani e creativi italiani.
Vorrei trasmettere la consapevolezza che insegnare ai bambini, fin da piccoli, che scegliere il meglio, optare per i tessuti naturali ed ecosostenibili, puntare sulla bellezza e armonia delle forme anche nell’abbigliamento è sempre una scelta vincente che permetterà ai bimbi di distinguersi dagli altri e a pensare e scegliere sempre con la loro testa e cuore

11) Ogni artigiano ha un tallone d’Achille, uno step difficile da superare, oppure vede dei    difetti nel proprio lavoro che cerca continuamente di migliorare, tu ne hai uno? Quale?

Il mio mega tallone d’Achille è che non sono una commerciante!
Sono curiosa, adoro le sfide, mi piace imparare cose nuove ma non so vendere e dubito che non imparerò mai, sono un po’ migliorata negli anni ma resto una perfetta naif, fosse per me saremmo ancora al baratto, altro che marketing!

12) Cosa hai imparato da questo tipo di lavoro?

Lavorando on line ho scoperto che i miei abitini e costumi viaggiano e vedono e abitano luoghi e città che io non conosco, mi sento parte del mondo grande perché posso parlare con persone di tutte le nazionalità, distribuite su tutto il pianeta e spero sinceramente che la mia piccola goccia di buon handmade nell’oceano delle merci possa fare comunque la differenza.

13) Tu che hai il termometro della situazione, quali costumi vanno di più tra i bambini al momento o andranno per carnevale?

al momento l’animale di punta è il Lama, quindi ci saranno costumi sul tema. Io stessa sto pensando ad una cosa nuova, una sagoma di cartone da assemblare a formare il corpo di un lama e indossare.
Stanno avendo grande riscontro i personaggi del Lego Ninjago ed i Ninja in generale.
Vanno sempre Star Wars e i personaggi di saghe come Game of thrones.
Per le bambine le Winx, l’intramontabile Elsa di Frozen e, scelto più dalle mamme per la tenerissima età delle piccoline, Cappuccetto rosso.

14) quanto tempo di lavorazione richiede in media un tuo capo?

In media mi occorrono due giorni per confezionare ogni capo, spesso tre. Sono lenta, ok, ma mi piace essere precisa e non sopporto di lavorare sotto pressione: sbaglio tutto e poi ci metto il doppio del tempo. Per me cucire è come una forma di meditazione, va presa con calma e serenità e allora le cose vengono bene (capisci bene quindi come non diventerò mai ricca cucendo abitini!!!)

15) che consiglio daresti alle mamme che per vari motivi acquistano nella grande distribuzione? A cosa devono far attenzione per acquistare bene?

Come dire: cosa consiglieresti a qualcuno che si fa di droghe pesanti? Di smetterla ovviamente!
Lo so: i bimbi premono e i soldi scarseggiano, ma la soluzione è nella creatività, non nel passivo acquisto di qualcosa-che-costi-poco. Abbiamo tutti vecchi maglioni sformati che non useremo mai più, di gonne dai colori incerti e misure di “dieci-chili-fa: dobbiamo diventare creative. Ai bambini non interessa affatto che il costume sia precisino, a loro interessa che renda l’idea e per un bambino l’idea dei personaggi di starwars è la loro spada e una qualunque roba nera sulle spalle.
Il mio consiglio è quindi: acquistate nei supermercati i “complementi” e per i costumi sbizzarrite la vostra fantasia e creatività, una gonna si fa con un rettangolo di stoffa tenuto in vita con una spilla di sicurezza, un mantello con uno strofinaccio annodato sotto il mento.
Insomma ho reso l’idea, vero?

Certo che si anche perchè siamo tutte un po’ crafter e diventa davvero un bel momento quello in cui si crea un costume con i nostri bambini, e magari pure per noi.

E quindi, visto che a fine mese c’è Halloween, io vi suggerisco di contattare subito Paola per farvi fare un bel costume per i vostri bambini. La trovate su questi contatti:

Etsy Shop: https://www.etsy.com/shop/PABUITA

Negozio Bebuu: https://www.bebuu.it/ITA/negozio/pabuita.html

Facebook: https://www.facebook.com/pabuita/