I gioielli delle Suffragette

Si avvicina l’8 marzo “Giornata della donna”,  voglio parlarti di una cosa di cui sono venuta a conoscenza attraverso un post di Simona Calavetta, i gioielli delle Suffragette.

Finalmente non si chiama più la Festa della Donna, che da festeggiare c’era poco ed è comunque la giornata in cui si tirano giù un po’ di somme e si controlla a che punto è la situazione femminile

Purtroppo non ci siamo ancora e non approfondirò la questione perchè vengo spesso tacciata di femminista in senso dispregiativo, come se fosse un insulto.

Però c’è da dire che prima di noi, tante donne si sono impegnate perchè la nostra situazione attuale sia questa, cioè migliore della loro.

Le donne erano considerate come bambini, non in grado di badare a se stesse se non ai figli ed alla casa, ma non di possederli, metterci il nome sopra insomma. Figurarsi se potevano prendere decisioni importanti come votare quindi.

Per questo tra la fine dell’800 e i primi del novecento nacque il movimento delle Suffragette, che si batteva per il suffragio universale, cioè per il voto alle donne.

Questi gioielli oggi ci appaiono eleganti e bellissimi, ma furono conquistati a carissimo prezzo, con grandi sofferenze e coraggio.

Perchè sono nati i gioielli di suffragio.

I gioielli che le suffragette usavano per riconoscersi.

Ovviamente il movimento era fortemente osteggiato e deriso, le “femministe” venivano classificate negativamente e come spesso accade si puntava molto anche sul denigrare la loro femminilità.

Ad un certo punto l’insistenza delle loro manifestazioni aveva irritato talmente tanto chi era al governo che gli stessi non avevano esitato a ricorrere alle maniere forti, con arresti, violenze e rappresaglie.

Tutto questo per spiegarti come, per proteggersi, avevano creato dei codici allo scopo di riconoscersi senza correre rischi. Visto che il movimento coinvolgeva donne di varie età ed estrazione sociale, una ricca signora borghese poteva riconoscere una compagna nella fioraia all’angolo senza bisogno di parole.

Erano un simbolo dell’adesione alla causa, della fedeltà al movimento.

Ma come facevano le suffragette e riconoscersi?

Usavano un codice, che includeva i colori, i fiori e i gioielli.

Il messaggio in codice era: “Give women vote”, ovvero “Date il voto alle donne” ed era decodificato in questo modo:

Peridoto = verde = green = give;

Perla = bianco = white = women;

Ametista = viola = violet = vote

 

Le più facoltose potevano permettersi dei gioielli con le pietre e i colori del movimento e del messaggio GWV! Le meno abbienti indossavano gioielli più piccoli dove al posto delle pietre erano usati degli smalti.

Le più povere usavano i fiori, creavano mazzetti da indossare, con i colori ed i simboli del movimento, ma presto molte li ottennero, non con il denaro, ma con il sacrificio ed il coraggio.

Non solo, dal 1908 le rappresentanti del WSPU adottarono questi colori nelle bandiere, negli stendardi, nelle coccarde e nelle tessere identificative:

viola, che rappresenta la dignità,

bianco, la purezza

verde che rappresenta la speranza.

I gioielli delle suffragette come strumento di marketing per la causa

Contro le suffragette vennero fatte campagne diffamatorie prima e vere e proprie violenze dopo. Loro capirono presto che dovevano conquistare l’opinione pubblica, affascinarla e smontare gli stereotipi di “donne maschili” che venivano diffusi.

Per questo decisero di avere uno stile contemporaneo e femminile, sfruttando la moda del loro tempo. Resero questi gioielli un oggetto di tendenza tanto da fare aumentare i sostenitori e gli iscritti al movimento.

Nel 1908 Mappin & Webb, che erano anche titolari di garanzie reali per i gioielli già dal 1897, pubblicarono un catalogo con i gioielli delle suffragette.

Tutt’altra storia è capire se la progettazione del marchio visivo (oggi lo chiameremmo branding) fosse di Sylvia Pankhurst , che si era formata alla Manchester School of Art e al Royal College of Art ed importante membro della WSPU o di Emmeline Pethick-Lawrence , co-editrice di Votes for Women.

Sembra che ci fossero stretti legami tra le suffragette e gli artisti del movimento Arts and Crafts e che molti dei loro gioielli, a partire dal 1909, fossero commissionati ad artisti di questa corrente artistica.

Lo stile dei gioielli era molto delicato, floreale e Art Nouveau, molto elegante e grazioso.

Tra i temi popolari per i gioielli delle suffragette c’erano le spille a forma di freccia, per evocare la freccia delle divise del carcere e i distintivi con le foto delle leader della WSPU.


Le disegnatrici dei gioielli delle Suffraggette

Tra i membri del movimento delle Suffragette c’erano diverse artiste che misero il loro talento a servizio della causa realizzando e disegnando alcuni gioielli del movimento.

Ernestine Evans Mills

Ernestine Evans Mills (nata Bell; 1871-6 febbraio 1959) era una metalmeccanica e smaltatrice inglese che divenne nota come artista, scrittrice e suffragetta . Scrisse The Domestic Problem, Past, Present, and Future (1925) e tre dei suoi gioielli si trovano al Museo di Londra.

Il Museo di Londra custodisce tre gioielli realizzati da Mills per le suffragette.

Il più famoso del movimento forse è proprio il ciondolo dallo stile liberty, con linee sinuose ed una rappresentazione della Speranza Alata. Mi ricorda molto la Liberazione di San Pietro di Raffaello che si trova nelle Stanze del Vaticano.

C’è questo angelo inginocchiato che canta con una lira inginocchiato di fronte ad una piccola finestra con le sbarre.

Il ciondolo realizzato nel 1909 è in smalto e argento e rappresenta la figura alata di Speranza che canta fuori dalle sbarre della prigione. E’ fissato ad una catena con pietre di colore viola, bianco e verde.

Fu creato per festeggiare la liberazione di Louise Mary Eates dalla prigione di Holloway. Fu imprigionata per un mese dopo essere stata arrestata in Parliament Square nel marzo 1909 mentre prendeva parte a una deputazione con Emmeline Pethick-Lawrence. Al suo rilascio nel maggio 1909, la Kensington WSPU diede alla sua segretaria un “benvenuto regale”. Dopo averla salutata alle porte di Holloway, hanno organizzato un incontro di benvenuto nel municipio di Kensington. Qui le è stato presentato il ciondolo realizzato appositamente per l’occasione da Ernestine Mills.

  • MISURE: H 85 mm; L 45 mm; D 5 mm (pendente); L 336 mm (catena), H 210 mm; W 70 mm (come visualizzato)

  • MATERIALI: argento; smalto

  • CREDITO SUI DIRITTI: © VI Cockroft

 

 

Le altre due sono spille, una nei colori WSPU, con le parole “Votes for Women” in bianco su una ghirlanda verde e sfondo viola, e la seconda, realizzata per la Women’s Freedom League (WFL), recita Votes for Women nei colori WFL: verde, bianco e oro.

Un altro pendente, venduto a privato puoi vederlo qui.

 

Estelle Sylvia Pankhurst

Estelle Sylvia Pankhurst (nata il 5 maggio 1882 a Manchester – morta il 27 settembre 1960 ad Addis Abeba ) è stata un’attivista inglese per il suffragio e il movimento delle suffragette . Ha sempre portato avanti lotte per l’eguaglianza e la causa antifascista. Fino in età avanzata facendo anche campagne a favore dell’Etiopia dove poi si trasferì.

Ha studiato alla Manchester School of Art (1900-2002) e poi al Royal College of Art di Londra (1904-196). Il suo desiderio era sempre stato di diventare un artista a favore dei movimenti per il miglioramento sociale.

Quindi è stato abbastanza naturale per lei creare tutto il design del movimento WSPU occupandosi di banner, gioielli e loghi grafici.

Una delle sue idee creative più riconoscibili è il motivo dell””angelo della libertà”. Un emblema che è riuscito a dare una grande risonanza a tutta la campagna per il suffragio femminile, apparendo su striscioni, opuscoli politici, tazze e piattini.

A lungo andare però Pankhurst trovò sempre più difficile conciliare la sua vocazione artistica con le sue attività politiche, decidendo infine che erano incompatibili. Nel 1912, aveva quasi abbandonato la sua carriera artistica per concentrarsi sul suo attivismo politico.

 

 

Georgina Evelyn Cave Gaskin

Gioiello disegnato da Georgie Gaskin

Georgina Evelyn Cave Gaskin (nata Francia ) (8 dicembre 1866 – 29 ottobre 1934), conosciuta come Georgie Gaskin.

Era una designer inglese, specializzata in gioielli e metalli , nonché illustratrice. Con suo marito Arthur Gaskin , Georgie era uno dei membri originali del Birmingham Group of Artist-Craftsmen. Subiva molto l’influenza del movimento Arts and Crafts. Ha studiato alla Birmingham School of Art,dove ha incontrato Arthur Gaskin, che ha anche studiato, oltre che insegnato, lì. Si sposarono il 21 marzo 1894 e ebbero due figlie, Joscelyne (n. 1903) e Margaret (n. 1907).

Lo stile dei suoi gioielli era molto floreale, ricco di dettagli e meno fluente nelle linee, rispetto allo stile liberty di altre artiste del movimento delle suffragette. Ricordava molto lo stile a giardinetto del periodo vittoriano, ma con una maggiore leggerezza ed eleganza.

 

 

 

 


Riconoscimenti e Premi

Le incarcerazioni e le medaglie al valore

L’inizio dello sciopero della fame.

Ad un certo punto della loro lotta le Suffragette capirono che finchè non avessero attirato l’attenzione del governo non sarebbero state ascoltate. Per farlo iniziarono a violare la legge con lo scopo di essere arrestate dichiarandosi prigioniere politiche.

Tutto iniziò da Marion Wallace Dunlop, che nel 1909 venne arrestata e mandata nel carcere di Holloway con l’accusa di danneggiare le opere in pietra della Camera dei Comuni.

Venne classificata come prigioniera criminale, cioè in “seconda divisione”, quindi intraprese uno sciopero della fame per protestare perchè non era stata collocata in “prima divisione” come prigioniera politica. Fece tutto questo in autonomia senza avvisare le compagne, ma diede il via ad una campagna militare vera e propria basata sullo sciopero della fame.

All’inizio quando questo accadeva venivano rilasciate quasi subito per non renderle delle martiri della loro causa. Ma dopo un po’ il Governo decise di organizzarsi sottoponendo le reazionarie all’alimentazione forzata.

Questa pratica dolorosa e pericolosa prevedeva l’inserimento di un tubo giù per la gola entro cui veniva infilato del cibo in forma liquida.

The hunger Strike

La medaglia per lo Sciopero della Fame era il riconoscimento che veniva dato alle suffragette che dopo l’arresto si sottoponevano allo sciopero della fame.

La medaglia aveva effettivamente l’aspetto di una medaglia militare. Su una sbarra metallica era inciso AL VALORE (FOR VALOR) poi c’era un nastro con il tricolore verde, bianco e viola a cui era appesa una placca circolare con la scritta HUNGER STRIKE (Sciopero della fame).

A questa erano poi aggiunte delle barre metalliche con il periodo di sciopero. Se si veniva sottoposte all’alimentazione forzata si aggiungeva una sbarra smaltata col tricolore verde, bianco e viola o l’incisione FOOD FOR FORCE (Alimentazione Forzata).

Emmeline Pankhurst fu una delle donne che ricevettero la Hunger Strike Medal, la puoi vedere qui, fa molto effetto.

Si stima che siano state realizzate e assegnate alle suffragette solo cento medaglie di sciopero della fame.

La Spilla Holloway

Un’altro riconoscimento che veniva dato alle militanti più attive era la Spilla Holloway, per chi veniva appunto rinchiusa nel carcere di Holloway.

Dal 1902 infatti la priogione Holloweay a Londra divenne un carcere femminile e per questo le suffragette venivano portate li ogni volta che si erano arrestate.

La spilla rappresentava una grata metallica munita di punte sulla parte inferiore, con sopra una specie di freccia certrale, in smalto col tricolore verde, bianco e viola.

Questa spilla disegnata da Sylvia Pankhurst era realizzata in argento e la grata rappresentava la saracinesca simbolo del Parlamento. La freccia rappresentava le uniformi carcerarie.

Le prime spille furono date il 29 aprile 1909 in un grande incontro all’Albert Hall organizzato dalla WSPU dopo la liberazione dal carcere di Holloway.

Gli alleati delle Suffragette

Le Suffragette combatterono da sole? Per fortuna no, molti uomini si unirono alla loro causa, facendo essi stessi scioperi della fame e partecipando alle manifestazioni.

Tra questi c’erano anche degli artisti della corrente Arts and Crafts, lo stesso marito di Georgie Gaskin era un artista che collaborava con lei.

In conclusione questo post non vuole e non può essere esaustivo di tutto quello che queste donne riuscirono a fare in anni di lotta. Ho cercato di concentrarmi sui gioielli, cercando di darti più informazioni possibili, ma ognuno racchiude in se la storia di chi lo ha indossato quindi sarà sempre carente di qualcosa.

Forse su questo post più che in altri i link e le fonti sono importanti e non marginali, ma servono a completare il racconto.

Del resto è un argomento davvero interessante, non ancora raccontato bene quindi merita un approfondimento. Per questo la lista di link e fonti questa volta è particolamente lunga, ma merita sicuramente di essere scorsa e credimi non è assolutamente noiosa.

Scrivere questo post non è stato affatto facile, all’inizio ero molto entusiasta ma più andavo avanti nelle ricerche e più scoprivo quanta sofferenza è stata necessaria per un diritto che ormai diamo per scontato.

Io sono rimasta assolutamente colpita dal coraggio e la determinazione di queste donne, e spero che questo post ti sia piaciuto e ti abbia fatto conoscere qualcosa che non sapevi.

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Per approfondire l’argomento Suffragette –

https://it.qaz.wiki/wiki/Suffragette

https://it.qaz.wiki/wiki/Women%27s_Social_and_Political_Union

www.vanillamagazine.it/le-suffragette-inglesi-la-storia-delle-guerrigliere-per-il-voto-alle-donne/

www.vanillamagazine.it/i-gioielli-delle-suffragette-messaggi-in-codice-per-il-diritto-di-voto-alle-donne-1/

https://www.museumoflondon.org.uk/discover/christabel-pankhurst-suffragette-leader

Molte delle immagini dei gioielli delle suffragette non sono libere, quindi non ho potuto condividerle qui direttamente, ma i gioielli sono davvero belli ed interessanti quindi ho messo i link ai siti che le hanno pubblicate per consentirti di vedere queste meraviglie. Oltrettutto molte immagini hanno approfondimenti e didascalie che aiutano ad apprezzare ancora di più i gioielli.

Fonti e citazioni:

https://it.qaz.wiki/wiki/Holloway_brooch

https://it.qaz.wiki/wiki/Hunger_Strike_Medal

https://it.wikipedia.org/wiki/Arts_and_Crafts

http://simonacalavetta.blogspot.com/2019/03/i-colori-del-femminismo.html

enjoytravelandart.com/2015/03/08/gioielli-e-suffragette/

https://it.qaz.wiki/wiki/Ernestine_Mills

https://it.qaz.wiki/wiki/Sylvia_Pankhurst

https://en.wikipedia.org/wiki/Georgie_Gaskin

https://en.wikipedia.org/wiki/File:Louise_Eates_Pendant_-_1909_-_Museum_of_London.jpg

https://en.wikipedia.org/wiki/Louise_Eates

https://www.museumoflondon.org.uk/discover/suffragettes

https://collections.museumoflondon.org.uk/online/object/43304.html

https://www.tademagallery.com/jewellery/d/suffragette-pendant/400080

enjoytravelandart.com/2015/03/08/gioielli-e-suffragette/

https://www.moadoph.gov.au/blog/suffragette-hunger-strike-medal/#

https://picryl.com/search?page=1&q=suffragette

https://www.museumoflondon.org.uk/discover/six-things-you-didnt-know-about-suffragette-hunger-strikes

oroargentoevintage.it/site/2020/09/30/i-gioielli-delle-suffragette/

https://www.google.com/search?q=Georgie_Gaskin&sxsrf=ALeKk00ePewX69SxFcnIh0o0nf4QRyquLA:1612439437308&tbm=isch&source=iu&ictx=1&fir=NEpu6lP_Ii4qcM%252CPZ2k8zhAoLoAlM%252C_&vet=1&usg=AI4_-kRsY0C-lR2j6-UiCugszmzuhVLa2g&sa=X&ved=2ahUKEwjLk4f_lNDuAhUNyqQKHcT3COYQ_h16BAgcEAE#imgrc=NEpu6lP_Ii4qcM

 

 

 

 

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