A giorni saremo tutti indaffarati a realizzare il nostro bellissimo albero di Natale, ma ti sei mai chiesta da dove viene questa tradizione di decorarlo con le palline?
Pare che il fatto di decorare un albero o un ramo al cambio dell’anno, intorno al solstizio d’inverno fosse una usanza risalente agli egizi addirittura.
Anche i romani, i celti, e altri popoli in modi diversi, date simili ma non uguali compivano riti analoghi e nel tempo i rami sono diventati alberi ed ogni religione e popolazione l’ha intrisa delle proprie credenze.
Però c’erano delle similitudini. Tutti usavano piante considerate sacre o magiche, ad esempio l’ulivo e l’alloro nel mediterraneo, l’abete che magicamente era sempre verde al nord.
L’albero poteva essere visto come l’albero della vita, o nel medioevo, durante la rappresentazione del giardino dell’Eden era forse un rimando all’albero della Conoscenza del Bene e del Male nell’Eden. Il 24 dicembre era il giorno di Adamo ed Eva in cui venivano messe in scena rappresentazioni teatrali a tema religioso.
Fatto sta che egizi, romani, bizantini, celti, tedeschi ecc… avevano tutti l’usanza di decorare l’albero. Si usavano frutti di stagione, come arance, castagne e uva al sud europa e soprattutto mele e noci al nord.
Intorno alla fine del 1400 si trovano cenni di alberi decorati con pani e dolcetti in nord europa e in Germania, che venivano scossi per far cadere le leccornie e poterle mangiare.
Ma sicuramente la decorazione che prese maggiormente piede furono le mele rosse, che grazie al clima si conservavano a lungo belle, colorate e brillanti.
Purtroppo un anno a causa di un clima particolarmente rigido di mele se ne trovavano davvero poche, persino da mangiare. Fu così che un artigiano che realizzava lenti da occhiali in vetro a Goetzenbruck un paesino al confine con la Germania, pensò di soffiare quel vetro a forma di pallina.
Il successo fu strepitoso e da allora nacque la tradizione di usare decorazioni finte insieme a mele, frutta secca, fiori di carta e fili colorati.
Basta?
No, perchè in realtà ogni fonte che ho cercato ha dato alcune cose simili ed altre completamente differenti. Ad esempio dove è stato fatto davvero il primo albero? In vari posti in vari momenti a quanto pare!
E le palline di vetro? Anche quelle hanno provenienza incerta, ma sembra che comunque siano effettivamente figlie dell”800 quindi abbastanza recenti.
E poi ci sono le candele, che non ho nominato, che venivano usate anch’esse come decorazione, ma anche per la forte valenza simbolica, nelle notti più lunghe dell’anno.
Beh Conny, tutto qui? Si, dopo un anno di post lunghissimi ti lascio con qualcosa di leggero che però se vuoi puoi approfondire seguendo le fonti che ti ho lasciato sotto dove tutto quello che ti ho raccontato è spiegato approfonditamente.
Invece voglio lasciarti una ricerca da fare, un film, La soffiatrice di vetro io l’ho visto l’anno scorso, e ti avviso, non è un filmetto da famiglia. Racconta di come sono nate le palle di Natale (forse!) e delle donne che lo hanno fatto, a caro prezzo.
Questo credo sarà l’ultimo post del 2020, è stato un anno pienissimo e non so come ho fatto a scrivere tanto, ma ti ringrazio di essere stata con me.
Mi prendo questa piccola pausa per programmare bene il nuovo anno, ho da fare tanto sia qui sul blog che fuori, ma puoi approfittare per recuperare i post che non hai letto.
Se vuoi puoi continuare a seguirmi sui miei social ( su Facebook ho preparato una specie di calendario dell’avvento) e comunque lunedì prossimo uscirà l’ultima newsletter del 2020, ti aspetto.
Fonti: