Le clienti che ritornano da te.

Con le donne che acquistano da me ho un rapporto particolare; alcune sono amiche, che per prime hanno apprezzato le mie creazioni e forse più per supportarmi che per altro hanno acquistato la prima volta.

Altre invece le ho conosciute attraverso le mie creazioni ed i social quando hanno scelto qualcosa fatto da me. Magari la cosa finisce li e non ci sentiamo più, alcune però tornano…..più volte……ancora…..ed ancora.

Tanto che io nemmeno ricordo più bene tutto quello che hanno preso da me.

Certo alcune cose le scelgono per fare dei regali, ma ciclicamente hanno un pensiero anche per se stesse. Vedono qualcosa mentre stanno scegliendo il regalo per qualcun’altro e vanno via con due pacchetti. Oppure nei miei social.  Spesso, appena mando un video di qualcosa di nuovo mi arriva un messaggio pieno di cuoricini ed è fatta, l’amore è sbocciato.

Sono stata accusata di essere “un’istigatrice”, di “torturarle”, di “tentarle”, mentre in realtà io cerco di far splendere più donne possibile.

Ovviamente questo succede perchè ad un certo punto si entra talmente in sintonia che le cose che realizzo colpiscono le mie seguaci più affezionate. Io influenzo loro, ma anche loro influenzano me, quando creo qualcosa penso se gli piacerebbe o meno e il progetto è influenzato anche dai loro gusti.

Col passare del tempo inoltre, imparo a conoscerle e riesco sempre di più a consigliarle.

Ad esempio capisco piano piano quali stili preferiscono, se sono più romantiche o minimaliste, se amano le cose appariscenti ed originali o quelle più semplici e sobrie. Se mi ricordo di qualcosa che hanno già preso magari evito di proporgli cose simili e le indirizzo su qualcosa di diverso.

Perchè ti racconto questo? Perchè le mie clienti che ritornano sono speciali.

Per esempio, quando mi arriva un messaggio spesso so già dove vogliono andare a parare. Talvolta la prendono larga, in quel caso capisco che è un qualcosa che hanno visto e vorrebbero per se stesse, ma si sentono in colpa perchè si concedono questa “debolezza” e ci girano intorno. Invece se devono fare un regalo, se non hanno le idee chiare, mi scrivono direttamente chiedendomi aiuto.

In questi casi inizio a fare qualche domanda sulla persona a cui è indirizzato il regalo, se ce l’hanno chiedo una foto, addirittura, se serve, andiamo a sbirciare sui suoi profili per vedere che colori indossa e che stile preferisce.

In questo modo posso tirare fuori dal cilindro il coniglio perfetto e far contenta sia chi dona che chi riceve.

Tornando a quelle che ogni tanto si concedono un premio (a volte aspettano davvero un’occasione speciale, tipo una promozione al lavoro, la fine di un periodo difficile o altro) se riesco a cogliere la motivazione mi azzardo a fare qualche proposta fuori dalla comfort zone.

Ti ho già raccontato della mia amica S. che voleva le gocce trasparenti (per la cronaca, ci sta ancora pensando!), quando gliele ho viste indosso ho capito subito che erano troppo comode e che le servisse una spintarella. Un po’ di fuoco, un po’ di grinta. Per questo le ho proposto qualcosa di rosso. Stava benissimo, la accendeva e non solo esteticamente, ma la cosa fondamentale era come la faceva sentire.

Ti prego non alzare gli occhi al cielo, quante cose di uno stesso colore hai tu? Ecco! Siamo tutte così, e a volte ci serve una spintarella.

Al momento sto iniziando la mia crociata per far uscire G. dal mondo del lillà violetto rosino. Le sto dando spago ma prossima volta potrei proporle un bel verde, che starebbe bene con i suoi occhi da gatta.

Poi ci sono quelle eclettiche, che scelgono sempre la cosa più nuova e originale che hai realizzato, che maturano bene la loro decisione e tengono d’occhio l’obiettivo, poi mirano al bersaglio e in 5 minuti il pacchetto è consegnato.

Ti ho già raccontato dei custom, gli ordini personalizzati. Quelli sono un’Odissea, non tanto per le difficoltà, ma perchè per me rappresentano un viaggio nelle aspettative e nei sogni della committente. Cosa mi chiede? Cosa vuole davvero? Come posso realizzarlo? Come posso coinvolgerla nel processo e farle fare il viaggio con me?

Bellissimi ed estenuanti.

Infine ci sono le stelle che non sanno di esserlo. Ho clienti meravigliose, non più delle altre, ma che non sanno di esserlo. Io le conosco e vedo lo splendore, loro no. Queste in particolare vanno accompagnate, rassicurate, convinte talvolta, perchè davvero non ci credono nemmeno loro.

Si approcciano timidamente, come se quello che vogliono fare, regalarsi un gioiello, sia qualcosa di proibito o che non possono concedersi. 

Si comincia con qualcosa di comodo, semplice, che le convince, che è nella loro zona comoda. Le fai sentire a loro agio, tranquille, sicure, ma intanto hai acceso una scintilla. La sicurezza inizia a crescere e piano piano, si convincono di poter provare qualcosa di più….audace.

Cerca di capire, per loro è una sfida ed un rischio, prendono di proposito qualcosa che potrebbero non avere il coraggio di indossare, per mettersi alla prova e superare i loro limiti.

E li superano! Alla grande, oltre qualsiasi aspettativa mia e loro.

dettaglio fronte

Certo, poi talvolta mi mandano messaggi dove mi dicono “Me lo sento pesare addosso” (non in senso di peso in grammi, ma di impegno, non possono ignorarlo) oppure “sento gli occhi di tutti su di me”. Lo so che detto così sembra una tortura, ma è solo la scintilla che si sta espandendo e inizia a splendere.

Ho clienti che quando mi vedono o mi sentono sono sempre entusiaste, come se io vivessi in un mondo fatato migliore del loro, non è così lo sai bene, ma pensare ai miei gioielli le rende talmente euforiche che io vengo a mia volta coinvolta in questa giostra.

Tutto questo per dire che quando sei una piccola artigiana come me, che realizza le sue cose dalla A alla Z e cura tutto il processo, dall’acquisto della lastra di vetro, alla consegna del pacchetto queste persone per te sono importanti.

Diventano importanti perchè condividi con loro tutta una gamma di emozioni diverse e non ti basta “appioppargli” qualcosa, tu vuoi che loro ne siano strafelici, entusiaste, che non si pentano il giorno dopo della loro scelta.

È come accompagnare la tua migliore amica a scegliere un vestito per qualche cosa di importante per lei, non le faresti mai prendere qualcosa di inadatto o che le sta male, giusto?

Le grandi aziende spesso sottovalutano questo rapporto, ovviamente con milioni di utenti diventa anche difficile, il massimo che può fare è creare un algoritmo che controlla cosa cerchi on line, cosa hai acquistato.

Chi fa il mio lavoro l’algoritmo ce l’ha nel cuore, se ti metti in ascolto di chi hai davanti ed entri in sintonia con lei capirai di cosa ha bisogno. 

La mia newsletter è un bellissimo strumento per essere ancora più in contatto, tra me e te non c’è nessuno, le nostre parole reciproche ci avvicinano, se vuoi scrivermi vai qui

 

 

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