La luce silenziosa dei gioielli

Il 3 novembre ho partecipato ad un vernissage, le opere esposte erano realizzate dagli studenti che avevano frequentato la I Master Class tenuta da Leonardi Emanuele (Artisticalmente ) e Carla Campea (Arte in Regola)

Ogni opera aveva un suo significato specifico e una sua poesia, insomma un racconto che docenti e allievi narravano ai presenti.

A volte le persone, quasi scusandosi, mi dicono che indossano un certo gioiello perché ha per loro un valore affettivo.

Trovo questa cosa immensamente tenera, e davanti a questo non c’è valutazione economica, estetica o artistica che regga.

Io stessa nel mio portagioie o delle collanine di perline colorate realizzate per me da mia nipote, e quando trovo il giusto abbinamento le indosso, anche se hanno uno stile infantile.

Diventa quindi vero che al di la del mero valore economico, ogni cosa ha il valore che noi gli attribuiamo, del resto i brillanti non sono che sassi luccicanti, giusto?!

Tornando al vernissage, l’artigiana e artista che ospitava l’evento era non solo una degli insegnanti del corso ma anche la padrona di casa.

In questa occasione è stato presentato anche il libro “Il Gioiello nel sistema Moda” di Bianca Cappello, Pierpaolo Piscopo ne ha tratto un interessante articolo sul valore della moda ai giorni nostri.

Indossiamo spesso capi che non solo non hanno un valore economico reale o di utilità (altrimenti non si spiegherebbero i maglioni a maniche corte!!!), ma nemmeno affettivo.

Per questo forse quello che mettiamo addosso alla fine significa poco, perché vale poco.

Penso ai gioielli di famiglia, tramandati o regalati da una nonna ai suoi discendenti, scegliendo con cura cosa donare a chi.

Penso ai grandi artisti della moda, del gioiello e delle arti applicate in generale che hanno lasciato dei segni profondi tanto da essere entrati quasi nella leggenda.

Penso alla rivoluzione degli abiti di Chanel, che voleva liberare il corpo delle donne, e l’ha fatto in maniera così profonda da essere giunta ai giorni nostri quasi intatta.

Penso alle artigiane che conosco, alcune davvero geniali, che mettono dentro ogni piccola creazione una scintilla che le terrà in vita per sempre, al di là delle variazioni del tempo e della moda.

Penso ai gioielli semplici, un po’ banali, regalati da una persona cara che ci ricordano un momento importante della nostra vita, e quindi pieni di un valore incommensurabile economicamente.

Penso ai miei gioielli, a quando li ho immaginati, cosa accadeva mentre li realizzavo, in che momento della mia vita ero, quanto tempo è trascorso dalla prima scintilla creativa al momento in cui sono diventati reali, completi, nelle mie mani.

Ogni volta che una persona prende un mio gioiello sento come questa carica emotiva, un misto di ricordi, emozioni, lavoro e speranze, passa dalle mie mani alle sue.

Vedo questa scintilla che accende qualcosa, che poi cresce fino ad arrivare agli occhi che splendono.

Molto simile a chi timidamente mi dice “per me questo ha un valore affettivo” o “è un ricordo”.

I miei gioielli diventeranno un ricordo per le persone che li ricevono, siano essi regali o acquisti, accompagneranno momenti quotidiani ma anche speciali della vita di quella persona.

Mi capita a volte di rivedere dopo anni, qualcuno che indossa un mio gioiello, e io lo osservo come una vecchia zia che non riconosce il nipotino cresciuto.

Per questo le mie creazioni non saranno una fredda replica all’infinito di un oggetto vuoto creato nella logica del commercio, programmato per rompersi in un dato momento prestabilito.

Avranno una luce, come in fondo ad una caverna; una voce che sussurrerà alla persona giusta e che sarà l’unica a riuscire ad ascoltarla e seguirla fino alla sua sorgente. Avranno qualcosa di me e molto di chi le indosserà.

Per questo io stessa, cerco sempre oggetti particolari, realizzati a mano, da qualcuno che poi continuo a seguire, per vedere come evolve il suo stile, seguire la narrazione che è iniziata con il mio acquisto.

In questo modo ogni cosa avrà un valore speciale, molto superiore a quello scritto sul cartellino del prezzo e racconterà probabilmente anche qualcosa di me, in quel momento della mia vita, così come accade alle mie clienti ma ti aiuterà a capire qualcosa di più di te.

Si avvicina il Natale, questa settimana inizia il periodo del Cyber Monday e Black Friday, noi piccoli artigiani ci troviamo a fare la lotta con i giganti.

Etsy non è più l’isola felice dell’handmade e ci sarà l’inseguimento al regalo che costa meno.

Etsy ci ha chiesto negli ultimi mesi di spalmare le spese di spedizione sul costo dei prodotti e di mettere SPEDIZIONE GRAUITA, o spedizione a prezzi più bassi di quelli effettivi, per competere con piattaforme come Amazon, ovviamente. I grandi già lo fanno, noi piccoli non possiamo e non abbiamo quella mentalità, eticamente non riusciamo a prendere in giro i nostri clienti, gli oggetti che vendiamo costano quello che vedete, i nostri prezzi non sono gonfiati, DEVONO avere il prezzo che hanno, ne più ne meno.

Io ho attivato da ieri degli sconti su alcuni prodotti, non su tutti, avevo già predisposto le spese di spedizione gratuite per ordini dai 100 Euro in su, questo è il massimo che posso fare, ma solo fino a fine novembre, poi come Cenerentola, torniamo tutti alla realtà.

Credimi non mi piace fare questi discorsi a te, vorrei lasciarti fuori dai problemi della vendita on line e lasciarti gustare solo la gioia del gioiello, ma voglio spiegarti quello che succede, perchè sennò ti sembrerei matta.

Sto valutando di cambiare alcune cose, tipo la piattaforma di vendita, quindi più che mai è importante questo spazio del mio sito, tutto dedicato a noi, senza interferenze esterne e soprattutto la newsletter che mi serve per tenerti aggiornata e al corrente di tutto, iscriviti qui se apprezzi di più la gioia del dono che la corsa all’acquisto e vuoi avere un canale dedicato per noi.

Ti va di dirmi cosa ne pensi?