MAKE ME SHINE Tuttosicrea

Eccoci al Make me shine di novembre, per rallegrare questo mese che ci immerge nell’autunno pieno ho scelto una mia cara amica. Ci siamo conosciute nel team di Etsy ed è una di quelle persone che hanno un talento davvero multipotenziale, infatti quando l’ho conosciuta faceva tutt’altro rispetto a quello che vedrete oggi. Non mi dilungo perchè, tra le altre cose le piace raccontare e quindi lascio a lei la parola.

Come si chiama il tuo brand e di cosa si occupa, da dove viene questo nome? 

Sono Elena Villa, artigiana della natura, e con il mio brand Tuttosicrea mi occupo di vestire e adornare le persone e le loro case con la natura.

Principalmente tingo i tessuti con le piante, una tecnica millenaria e tradizionale completamente ecologica, ma ho sempre qualche novità per le mani 🙂 il mio nome, Tuttosicrea, arriva proprio da questo: è vero che in fisica nulla si crea e nulla di distrugge, come diceva il buon Lavoisier, ma nell’arte invece tutto è possibile quando applichiamo mani, cuore e cervello alla materia.

Mi parli della tecnica che usi e/o del tuo lavoro? 

La tintura naturale è il metodo con cui l’umanità ha da sempre colorato i tessuti fin dalla preistoria. Ornarsi, differenziarsi, spiccare tra gli altri ha sempre avuto un significato, oltre che estetico, sociale, di affermazione dei ruoli nel gruppo e dell’identità. Fino a metà Ottocento si è sempre tinto esclusivamente con ciò che la natura offriva, principalmente vegetali. E il nostro Paese era all’avanguardia! Così la mia attività è solo l’ultimo anello di una lunghissima catena di artigiani che si dipana nei millenni. Raccolgo le piante spontanee, le foglie, gli ortaggi; ne estraggo il colore con una tecnica antica e completamente ecologica; tingo i tessuti e i filati – lana, seta, cotone, lino – e li trasformo in sciarpe, stole, abiti e borse per chi vuole vestirsi di natura.

Come hai cominciato? L’hai scoperta ed imparata/come ci sei arrivato, o te la sei inventata? Perchè l’hai scelta? 

Su questa domanda dobbiamo farci una risata io e te! Conny sei una delle prime colleghe artigiane che ho conosciuto online e testimone dei miei primi passi: quando ho iniziato facevo tutt’altro… Ma andiamo con ordine.

I tessuti sono nel mio DNA, perchè sono nata in una famiglia di sarte. Quando ero piccola, nella casa in montagna della nonna – terra di filande – andavo nei prati e la mamma e la zia mi indicavano la saponaria per lavare la seta, questa e quella pianta, reminiscenze di uno stile di vita molto diverso da oggi. Per me era un gioco, per loro una vecchia storia, ormai c’erano le comodità e l’industria e questi saperi erano solo curiosità da raccontare ai bambini.

Però – è proprio il caso di dirlo – il seme era gettato ed è rimasto lì. Nel frattempo ho applicato la mia creatività a una marea di cose diverse, per oltre dieci anni ho lavorato l’argilla polimerica e tante altre faccende. La tintura naturale si è sviluppata all’interno di questo percorso, nella fissazione di voler provare sempre qualcosa di nuovo. Ho ripescato i ricordi e li ho approfonditi studiando sui libri e sperimentando; all’Università mi occupavo di manoscritti medievali, perciò la ricerca di antiche ricette era a portata di mano.

All’inizio però, sette od otto anni fa, facevo questo solo per la famiglia, per gli amici, perchè il momento non era propizio: tutti mi prendevano per svitata, perchè fare una tale fatica quando si poteva comprare un vestito nuovo o tuttalpiù colorarlo coi preparati del supermercato??

Ma poi il vento è cambiato, le persone hanno cominciato a riscoprire le vecchie tradizioni, l’amore per la natura, la consapevolezza dell’ambiente; e all’improvviso i miei lavori piacevano, molto più dei gioielli in argilla polimerica e delle borsette coi vinili riciclati che facevo prima, te li ricordi Conny?  SI!!(ndr) . Così ho capito che quella era la mia strada.

Come è il tuo lavoro on line come l’hai iniziato e perchè? 

Ho iniziato verso il 2005 con un orribile blog e sui forum dell’Università: facevo gioielli in argilla polimerica su commissione. Poi ho scoperto Etsy e la comunità di artigiane italiane e di tutto il mondo, con l’aiuto delle più esperte e studiando come un’ossessa ho imparato – e non ho ancora finito – come funziona la vendita online. Era il 2014. Poi sono venuti Instagram, il sito web, la ricerca e lo studio sul prodotto, sul brand e sul target, diecimila milioni di ore spese a fotografare e scrivere. E’ un processo in eterna evoluzione.

Da dove trai l’ispirazione e le idee per le tue creazioni?

E’ molto facile rispondere: dalla natura. Ci sono piante usate in tintura da secoli, altre che vedo per la prima volta e butto nel pentolone per provare. I tessuti sono necessariamente quelli di originale naturale: lana, seta, lino, cotone, sia per una scelta ecologica e di comfort sia perchè sono i soli su cui questa tecnica è efficace. Per i modelli di abiti scelgo linee semplici e comode, che ci facciano sentire in campagna a correre nei prati o che ci regalino la sensazione di aprire il vecchio baule della nonna.

Come definiresti il tuo stile?

Naturale? Troppo scontato eh? Un po’ antico e retrò, un po’ rustico e folk, ma anche semplice e funzionale. I miei abiti e accessori devono starti bene che tu sia magrolina o paffuta, ventenne o nonna, in una passeggiata nel bosco o a una cerimonia di nozze. Come è possibile? Basta liberarsi dagli schemi e guardare solo a ciò che ci fa sentire bene, felici, noi stesse. Il tuo abito è il tuo manifesto, la tua bandiera: racconta chi sei, le scelte che fai, i valori in cui credi. Perciò sposati con una tunica di lino grezzo e una margherita per bouquet, o vai a fare trekking con una sciarpa di seta pura, se ciò esprime quello che sei e che ami. Non a caso la mia tagline è “Esprimi la tua natura” 😉

Qual’è il lavoro/l’esperienza/l’evento che ti ha dato più soddisfazioni e perché?

Ogni volta che estraggo un tessuto o una matassa dalla pentola è una soddisfazione, perchè la natura si manifesta sotto i miei occhi grazie al connubio con l’ingegno dell’uomo e millenni di storia. Ma se devo scegliere ti dirò che il momento più appagante del mio lavoro è il corso: quando insegno comprendo veramente che ciò che faccio è amato, capito, che altre persone vogliono proseguire questa millenaria tradizione che non morirà. L’entusiasmo delle allieve, le loro domande acute, la fame di imparare gratificano di tutte le fatiche.

Qual’è la cosa più strana/buffa/assurda che un cliente ti ha chiesto?

Di richieste particolarmente bizzarre non ne ho avute riguardo la tintura, ma ce ne sono alcune interessanti: una donna architetto mi ha ordinato moltissima lana per un’installazione, un papà originale ha indossato una sciarpa tinta con la cipolla come cravatta alle nozze della figlia, due giovani ragazze mi hanno affidato le bomboniere per la loro unione civile, un professore di scienze ha richiesto un corso su misura per insegnare ai suoi allievi la chimica del colore vegetale…

Quali sono i progetti per il futuro?

Sto cercando una nuova casa più grande e in campagna per poter ingrandire il laboratorio e unire la mia attività con quella del mio compagno; lui si occupa di cibo e praticamente la strada si disegna da sè… non dico di più finchè non sarà realtà.

Cosa speri arrivi ai tuoi clienti attraverso il tuo lavoro?

La natura è tutto. La Terra è la nostra casa, ed è la sola che abbiamo. Non basta aspettare che i grandi del mondo risolvano il problema dell’inquinamento, del riscaldamento globale, del consumo di suolo, della plastica negli oceani: ognuno di noi tutti i giorni con le proprie scelte può e deve agire. Abbiamo un potere enorme: quello di scegliere. Cosa mangiare, come spostarci, come vestirci, cosa comprare. Ne va della qualità della nostra vita, della nostra salute e del nostro benessere. Sembra difficile e faticoso vivere un po’ più ecologicamente, ma non è così: i nostri nonni l’hanno fatto per secoli, in un mondo più duro e ostile; oggi abbiamo la tecnologia e una consapevolezza nuova che ci permettono di recuperare ciò che è buono dai tempi antichi e trarne vantaggio per vivere modernamente ma con saggezza.

Ogni artigiano ha un tallone d’Achille, uno step difficile da superare, oppure vede dei difetti nel proprio lavoro che cerca continuamente di migliorare, tu ne hai uno? Quale?

Ne ho tantissimi: mi distraggo facilmente, sono un distastro nell’ottimizzare il tempo, mi vengono un sacco di idee balzane che mi distolgono dall’obiettivo. Il mio tasto dolente sono i mercati e le fiere: odio dover caricare e scaricare la macchina, guidare in posti che non conosco, stare seduta ferma per ore… poi l’evento in sè mi piace, parlo con la gente, conosco altri artigiani… ma la fase logistica è terribile!

Cosa hai imparato da questo tipo di lavoro?

La pazienza. Non sono mai stata paziente, uno dei rimproveri che la mamma mi faceva incessantemente sin da piccola è che andavo troppo di fretta. Ancora adesso in alcune cose della vita quotidiana mi scoccio presto se c’è da aspettare o se le persone con cui ho a che fare “dormono”, ma molto meno di prima.

La tintura naturale è un processo lentissimo, fatto di tanti step successivi e/o paralleli che vanno fatti in un certo ordine e non c’è scorciatoia, pena rovinare il lavoro. Mentre la pentola è sul fuoco per estrarre il colore dalle piante tu puoi solo aspettare: ci vuole il suo tempo e non puoi far nulla per accelerare le cose. Anzi alcune preparazioni richiedono anche ulteriori tempi di riposo, spesso non sai nemmeno quanto a priori: aspetti e controlli, quando sarà pronto te ne accorgerai.

Questo anello poi è finito nel mio portagioie e dopo anni è ancora tra i miei preferiti!

Seppure Elena sembri una “Figlia dei fiori” fatta è finita è invece una giovane artigiana molto contemporanea e presente al suo tempo, e una delle prime collaborazioni che abbiamo avuto è stata quando mi avevano invitato ad un evento dedicato al coding (programmazione informatica!). Siccome era organizzato da donne, volevano portare un tocco femminile in un ambiente al 99% maschile e mi chiesero se avevo gioielli a tema tecnologico da portare. Avevo sperimentato da poco i miei gioielli coi circuiti, e ne avevo pochi pezzi, ma avevo un’amica che faceva un lavoro di riciclo dei circuiti usando le resine. Indovinate chi mi salvò mandandomi le sue creazioni per allestire uno stand super fashion e tecnologico? 

Ma ora Tuttosicrea ha cambiato volto ed Elena fa addirittura corsi per insegnare a tingere usando prodotti naturali. Inoltre ha creato un codice sconto per chi segue questa rubrica che è CONNYMAKEMESHINE da usare nel suo negozio Etsy fino al 20 novembre, hai una settimana quindi. Inoltre nei primi due qeek end di dicembre ha già in programma dei mercatini quindi iscriviti ai suoi suoi social per rimanere aggiornata su tutti gli eventi:

Negozio Etsy www.tuttosicrea.etsy.com

Instagram www.instagram.com/tuttosicrea

Facebook www.facebook.com/tuttosicrea

Sito www.tuttosicrea.com

Blog www.tuttosicrea.blogspot.com

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