Pura come la luce.

Il mese di settebre sarebbe dedicato alla purezza, immaginate il mio stupore quando dall’erborista mi ha propinato un estratto depurante all’ortica da diluire nella mia bottiglia d’acqua.

Penso a questo argomento da agosto, perchè i miei gioielli e anche il mio abbigliamento non ricordano molto questa caratteristica. Ma in realtà il bisogno un po’ c’è e quindi ho cercato di pensare a quali cose fanno pensare o sono simbolo di purezza.

Cominciando da qualcosa attinente ai gioielli il primo che viene in mente è probabilmente il diamante, che pur nascendo dal carbonio, a causa di condizioni particolari si purifica e cristallizza. Ma nonostante il suo aspetto la peculiarità principale riconosciuta al  diamante è la sua resistenza e durezza infatti gli antichi usavano il diamante anche per la disintossicazione in quanto sembrava proteggere dai veleni. Noi lo usiamo come simbolo di amore eterno. 

Incredibilmente la pietra che rappresenta la purezza, non è una pietra ma un materiale che nasce in maniera completamente diversa. Infatti se un corpo estraneo entra all’interno di una conchiglia il mollusco lo avvoge con una sostanza che si solidifica e diventa una perla.

È la perla infatti il simbolo della purezza e dell’amore,  ma per non incorrere nella sfortuna non regalatela alla persona che amate, sopratutto evitatela negli anelli di fidanzamento.

In alchimia due materiali avevano tra le loro caratteristiche o qualità riconosciute la purezza, l’oro, re di tutte le sostanze per la sua restistenza, duttilità, purezza e già lo sapete se avete letto il mio post sui metalli preziosi.

L’altro è l’antimonio che simboleggia l’Anima celeste, un’entità sottile giunta all’apice dell’evoluzione, della purezza e della potenza attiva che le sono proprie, simboleggia infatti la libertà dello spirito dalla materia. Tiè, pija e porta a casa, pare facile.

In araldica le cose sono un po’ diverse, fatto salvo che in questa materia sono “ovviamente” elencate solo doti positive: Ad esempio per i Serpeverde erano: Ambizione. Astuzia. Intelligenza. Intraprendenza. Determinazione, e non tutte quelle altre brutte cose (io sono Corvonero n.d.r.).

La purezza di un cavaliere o di un casato era rappresentata usando l’argento come colore e metallo e l’ermellino e l’agnello come animale, il gelsomino e il giglio come fiore e la fiamma come elemento. Non credo ci sia nemmeno bisogno di spiegarvelo ma se volete approfondire l’ho trovato qui.

A proposito di fiori, la purezza è tipica del giglio bianco, e infatti lo trovate abbinato a tantissime icone sacre come rappresentazione di questa virtù. Ma potete anche optare per la rosa bianca, entrambi i fiori infatti sono spesso nei bouquet delle spose, che insieme all’abito, bianco, ne rappresentano la castità.

Anche la mite margherita significa innocenza o purezza e io ci metterei che è molto più simpatica, tra i fiori di campo altro fiore che amo e che rappresenta purezza, silenzio o innocenza, reverenza e umiltà è il papavero bianco, ma io non l’ho mai visto.

E visto che ne stiamo parlando, quale è il colore che rappresenta meglio la purezza? Il bianco ovviamente, e invece non sempre, pare che in alcuni casi ci sia anche il grigio, per la sua neutralità, rimanendo a metà tra due opposti.

Ma ora facciamo un piccolo volo e arriviamo in Cina, dove i colori hanno significati diversi dai nostri in molti casi. Ad esempio colori che indicano, tra le altre cose Purezza, sono il giallo, che è uno dei colori più importanti e con maggiori qualità positive, e per questo colore simbolo dell’Imperatore. Poi ci sono il verde, colore della giada, e il bianco, che però ha un significato molto spirituale ed infatti è un colore che ricorda il lutto, probabilmente come momento di purificazione.

E che dire della purezza dell’aria di montagna o dell’acqua di fonte? Spesso il concetto che abbiamo di purezza è abbinato alle immagini che questi elementi ci fanno venire alla mente.

Infatti nei gioielli spesso la purezza è abbinata non solo ai materiali con cui sono realizzati, ma anche alle linee, alla leggerezza e alla semplicità. Per questo un gioiello molto carico probabilmente non ci farà pensare a qualcosa di puro ma anzi di troppo pieno, un’altro invece che ricorda la brezza di montagna o una goccia d’acqua trasparente si.

Quest’anno, come ti ho spiegato nell’ultimo post, la tendenza dei gioielli è stata quella dell’abbondanza, dell’opulenza e del too much. Ma alcuni stilisti hanno mantenuto linee fluide e semplici.

Inoltre sono tornate le perle, e anche se ne dovrai mettere davvero tante per essere “di tendenza” ciò non toglie che la perla è la “pietra” simbolo di purezza per eccellenza.

Quindi cosa potremmo indossare? Io ad esempio come ti ho detto ho comprato dei cerchi, molto sottili, in argento (araldica) ma grandi, quindi possono essere considerati simbolo di purezza ma anche in linea con le tendenze della stagione.

Non escludo questo inverno di ricoprirmi di fili di perle (finte ovviamente) per illuminare i maglioni e i completi più scuri, magari grigi.

Riepilogando, il compito per questa stagione è trovare il gioiello che per noi rappresenti la purezza. Più in generale io punto a quel pezzo che mi dia tranquillità, serenità, pulizia mentale, equilibrio. Io sto lavorando anche a questo, nella prossima collezione, quindi seguimi sullo shop on line

p.s. mentre cercavo uno stemma araldico che avesse i simboli della purezza ho trovato questo

 

Ti va di dirmi cosa ne pensi?