Riprendersi dalle vacanze. Come si ritorna?

Ciao eccomi di nuovo qui dopo questo mese di pausa.
Mentre scrivo questo articolo sto ascoltando una diretta su Instagram di Enrica Mannari e Gaia Segattini. Se sei una crafter artigiana come me sicuramente le conosci già e le segui, se invece sei una “civile” forse no, ma potrebbero interessarti.

Ascolto questa diretta dove si parla di originalità del prodotto, in questi tempi di social in cui tutto viene piallato, come se su ogni cosa passassimo uno dei filtri di Instagram, e cerchiamo di capire come siamo arrivati a questa omologazione, argomento che negli ultimi mesi mi tormenta abbastanza e tocca tutti in un modo o nell’altro.
Contemporaneamente non so se pubblicherò questo post perché al mio rientro dalla Sicilia ho trovato il wi-fii che non funzionava, trovare un banalissimo modem con due prese, due, pare sia impossibile e alla fine ne ho trovato uno on line che, pare, sia partito ieri sera.

Dopo questa premessa vado al dunque, che in realtà non c’è, ma procediamo.

Avrei davvero tante cose da raccontarti, se mi hai seguita su Instagram, avrai visto le mie avventure, se non l’hai fatto puoi andarci ora da qui.
Volevo parlare con te di ritorni.

Tornare da vacanze lunghe come le mie è sempre complicato. Non tanto fisicamente (ma anche quello eh!) quanto psicologicamente.
Avere per quasi 20 giorni tutta la tua casa in una valigia, con ritmi, odori, sapori diversi intorno è complicato. Ci credi che per quanto la mia vacanza sia stata bella e piena il mio cervello non ha mai staccato davvero?


Pensavo sempre a che giorno fosse, a quanto tempo avevo per stare in un certo posto e a come organizzarmi per godere al meglio di quel poco tempo. Come uno davanti ad un banchetto di nozze che calcola come fare per assaggiare il più possibile.

Inoltre cercavo di raccogliere più ricordi possibili e di condividerli con chi mi segue stressando anche il mio cellulare e il mio tablet, tanto che a volte già prima di pranzo mi abbandonavano completamente scarichi.

Ci ho provato, giuro, ci ho provato a non programmare troppo ma non credo di esserci riuscita, finché non sono arrivata a Gualtieri Sicaminò a casa della mia amica Valentina.
Lì non avevo piani. Non avevo guardato cosa ci fosse nei dintorni, non ho fatto una lista delle cose da vedere, addirittura non sapevo dove fosse questo posto finché non ho messo il nome su Google Map per trovare il percorso da Catania.

Ed è lì tra l’affetto di Valentina e suo marito, in un paesino molto grazioso non invaso da turisti chiassosi che ho staccato il cervello e ho iniziato a lavorare.

Si, voi direte, come lavorare. Esatto, perchè fino a quel momento avevo immagazzinato informazioni, emozioni, e soprattutto cercato di ricordare tutto, di non perdere nulla. Ma arrivata nel laboratorio di Valentina, ho finalmente tirato fuori carta e penna e ho iniziato a buttare giù tutto quello che mi sarebbe servito quando fossi tornata a casa.


Per il resto mi sono fatta portare. I miei ospiti hanno deciso dove andare, cosa mangiare, cosa farmi vedere. Portandomi ovunque (una settimana senza guidare: grazie Angelo!), nutrendomi e coccolandomi.

Ora da un paio di giorni sono a casa e ho iniziato a riprendere in mano tutte le cose che ci sono da fare, e …… sono tantissime!!!
Ma sul planning del 2018, al mese di settembre (ruota dell’anno) c’è scritto PURIFICAZIONE, e davvero faccio fatica a capire come conciliare questo termine con tutte le cose che ho da fare da qui al resto della mia vita (più o meno).
Ho avuto momenti mistici per motivi diversi, sia quando ho assaggiato il primo gelato con la brioche, sia quando stavo scalando l’Etna (si l’ho fatto!) ma non credo fossero l’anticamera della purificazione, dovrei mettermi a dieta visto che entrambe le esperienze hanno dimostrato che ne ho bisogno ma a parte questo sono perplessa.
Perchè anche se sul piano fisico in teoria saprei cosa fare, sulla teoria la domanda è “Come PURIFICHI, spirito, mente e vita quando sei piena di progetti e cose da fare?”


Mentre scrivo non lo so ancora, ma vorrei davvero confrontarmi con te su questo mentre cerco di capirlo. Magari anche tu sei in una situazione simile e puoi dirmi cosa ne pensi.
Intanto voglio dirti la prima cosa che voglio fare: una Newsletter!

No non è un’idea che mi è venuta sull’Etna, ne mangiando granite e gelati. Ci penso da mesi perché sento che i social ultimamente rendono difficile rimanere in contatto con te e le altre persone che mi seguono e invece ho bisogno di rimanere in contatto.
Ad esempio nel 2018 ho fatto delle campagne con sconti, offerte, e novità ed alcune persone se le sono perse semplicemente perché, nonostante tutta la mia promozione, non lo sapevano.
Siccome voglio lanciare dei prodotti nuovi, in futuro non voglio che chi mi segua con affetto se li perda, compresi gli sconti e le offerte.

Inoltre così potro capire meglio cosa ti serve, cosa ti piacerebbe che facessi e come, e potrei davvero aiutarti a splendere.

Quindi questa è la prima cosa che voglio fare, una linea diretta tra noi, per non perderci più nulla l’una dell’altra. Intanto ti anticipo questo perché ci tengo molto e voglio che tu sia pronta per quando sarà il momento (che spero sia a breve!)

Invece ora voglio chiedere a te come sei tornata da queste vacanze, se le hai fatte se hai un rimedio post rientro (io sto cercando di applicare gli stessi dell’anno scorso, se ti servono li trovi qui) o se devi ancora partire. Scrivimi nei commenti

p.s. il modem è arrivato il pomeriggio in cui ho scritto il post e ho predisposto tutto appena l’ho finito di installare. Ricordatelo!

Ti va di dirmi cosa ne pensi?