Matrioske – seconda parte.

Bene amici eccoci al secondo post in cui vi come ho realizzato le mie Matrioske, se vi siete persi il primo andate a leggerlo qui e poi tornate.

….il mio problema fondamentale era quello di dare un volto alle Matrioske. 

img_20160925_222803Come vi dicevo il mio problema fondamentale era quello di dare un volto alle Matrioske, difatti come tutti avrete sperimentato è praticamente impossibile colorare o anche solo scrivere in maniera duratura sul vetro a meno di usare tecniche molto complesse, costose e difficili da realizzare. I pennarelli indelebili, come i colori per vetro normalmente in commercio, infatti, vanno via facilmente con dell’acqua o dell’alcool e io invece volevo garantire a chi acquistava le mie Matrioske che il viso sarebbe rimasto lì anche in caso di pioggia.

Intanto avevo iniziato a realizzare i segnalibri a forma di matrioska

Intanto avevo iniziato a realizzare i segnalibri a forma di matrioska e a buttare giù i primi numerosi bozzetti per le collane, mentre continuavo a cercare in giro e a chiedere a tutti suggerimenti o idee miracolose, su come poter colorare il vetro in maniera permanente. Ad un certo punto ammetto che lo sconforto stava prendendo il sopravvento e l’unica soluzioni mi sembrava quella di intraprendere un corso di grisaglia (lungo e costoso) e rimandare la realizzazione di tutto a quando avessi avuto le attrezzature e la tecnica necessarie, quindi probabilmente dopo un paio d’anni.img_20160621_114641

Un sabato pomeriggio d’estate, mentre per l’ennesima volta mi lamentavo di questo problema con il mio ragazzo (che è un maker!) lui iniziò ad elencarmi alcune opzioni tecnologiche che si potevano provare. Anche se molto valide erano idee mai sperimentate e non prevedevano l’uso del colore, cosa per me fondamentale, quindi esclamò “Vabbé ma esisteranno dei colori per il vetro! Cerchiamo su internet” e così dopo pagine e pagine di colori tradizionali incappiamo in questo video dove una signorina americana colorava un vetro inciso con il laser. Molto banalmente questi colori erano degli acrilici che “aggrappavano” sulle superfici rese ruvide dal laser e lasciavano il resto pulito, proprio quello che serviva a me.

Ora dovete sapere che il mio ragazzo lavora in un fablab dove si trova giust’appunto una macchina al laser con cui potevamo incidere i visi e poi colorarli con questi colori. Subito ordinammo i colori e io mi misi all’opera per buttare giù gli schizzi del viso e finalmente definire anche i modelli e i colori delle matrioske.img_20160728_092211

Subito ordinammo i colori e io mi misi all’opera per buttare giù gli schizzi del viso e finalmente definire anche i modelli e i colori delle matrioske.

Il lavoro sul viso venne poi elaborato al computer (non da me!), i miei schizzi sono stati puliti e resi nitidi per far si che la macchina potesse incidere solo le linee importanti, il tutto su dimensioni piccolissime, considerando che il diametro di ogni viso è di due centimetri circa.

Giunse finalmente il giorno del laser e voilà! Non funzionava, i risultati erano deludenti, il vetro da Tiffany molto, denso perché ricco di minerali che servono per dargli il colore (eh già non è dipinto! Contiene lapislazzuli, oro, rame e altri materiali preziosi) non veniva inciso abbastanza in profondità dal laser, quindi provammo a fare due passate a potenza maggiore e sembrò funzionare, ora dovevamo solo aspettare che arrivassero i colori speciali dall’America.

img_20160722_171503Purtroppo all’arrivo dei colori verificammo subito che il laser non era andato abbastanza a fondo

Purtroppo all’arrivo dei colori verificammo subito che il laser non era andato abbastanza a fondo, il colore non faceva presa, serviva un’incisione più profonda, quindi sempre il mio ragazzo mi propose di usare una fresa con punta di diamante. Anche qui dopo ricerche varie per trovare una punta abbastanza sottile e vari tentativi,  finalmente avevamo un viso fresato e stavolta il colore rimaneva nelle incisioni (certo con vari passaggi e un po’ di lavoro!). Hurrà!

Solo a questo punto finalmente decisi di iniziare  a tagliare il vetro che avrebbe composto i corpi.

img_20160515_113217img_20160728_103545Dovete sapere che avevo già fatto acquisti specifici, perché volevo delle Matrioske coloratissime e un po’ pop. Quindi avevo fatto un investimento comprando vetri dai colori vivaci un po’ caramellosi e compatti (non trasparenti dove possibile) giallo limone, arancio intenso, turchese, azzurro, celeste… Mi sarebbe piaciuto un rosa fucsia ma pare sia difficilissimo da trovare perché il rosa si fa con l’oro e quindi più è intenso il colore e più ce n’è dentro, con relativo aumento di prezzo. Per gli altri mi sono anche spinta ad usare vetri specifici per la vetrofusione, anch’essi più compatti e costosi, ma volevo le mie Matrioske super simpatiche e WOW!!!!

Iniziai quindi la preparazione dei sei modelli finali che avevo scelto di realizzare, e vi assicuro che incastrare tutti quei pezzi non era per niente facile, se uno combaciava l’altro si spostava, insomma mi stavo un po’ pentendo dell’impresa in cui mi ero imbarcata, ma poi vedendo tutte le difficoltà che avevo superato per riuscire a realizzare la mia idea e pensando che nessuno aveva fatto qualcosa di simile continuavo tenacemente anche grazie agli apprezzamenti di chi seguiva sui social il work in progress. matrioskanecklace connyskreations matrioskatiffany freetobeunique

 
 

Insomma piano piano, una matrioska alla volta iniziai ad avere la mia schiera di bamboline e il mio umore iniziò a migliorare .

Insomma piano piano, una matrioska alla volta iniziai ad avere la mia schiera di bamboline e il mio umore iniziò a migliorare. Quando finalmente terminai l’ultima ammetto di che ero abbastanza esausta ma molto soddisfatta.img_20160829_163956

A questo punto penserete che tutto sia finito, ma io ho già in mente altre mille idee su questo tema e spero di potermi rimettere presto al lavoro sui nuovi progetti! Voi fatemi sapere cosa ne pensate e se volete vederle tutte potete visitare il mio shop su Etsy.

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4 commenti

  1. Conny leggere tutta la storia è stato Bellissimo! Sono affascinata dal lavoro che c’è dietro ognuna di queste stupende bamboline!

    1. Marzia tu sei una di quelle che si è sorbita parte del percorso e forse ti ricordi tutti i dubbi, i ripensamenti, le paranoie che ci sono dietro però in fondo ne è valsa la pena.

  2. Lolly F dice:

    Bella storia Conny!!!

    1. Lolly grazie sono contenta ti sia piaciuta, diciamo che a starci dentro mette un po’ l’ansia! ahahahah Comunque ora ci sono e spero vadano per il mondo felici.

Ti va di dirmi cosa ne pensi?