Double Easy – Orecchini

 

Ovviamente dopo gli Orecchini Easy ho voluto provare qualcosa di simile, ma meno Easy.

Se nel nome si chiamano Double Easy, cioè doppiamente facile, nella realtà incastrare in questo modo gli orecchini, non è proprio semplice.

Comunque questi passaggi netti del vetro mi stavano ispirando molto nei vari gioielli che stavo realizzando in quel periodo.

Trarre ispirazione dai materiali

Il passaggio netto dal verde all’azzurro della lastra, con una sottile riga più chiara nel mezzo, creava un paesaggio marino e terrestre a seconda di come veniva guardato.

Ho letteralmente creato dei frame che incorniciano questi piccoli quadri, e li ho disposti a specchio, con la parte verde centrale, nel punto in cui i due rettangoli si guardano.

Quindi possono essere visti come due paesaggi che si incontrano, oppure come un paesaggio che si specchia (come accade in montagna in certi laghi cristallini).

Scegliere gli accessori giusti

Poi ho completato il tutto con una monachina particolare, con un elemento triangolare semplice ma interessante, per rendere il tutto più moderno e sofisticato.

Caratteristiche delle materie prime e come valorizzarle.

Ovviamente questi pezzi, che si basano sulle sfumature e le caratteristiche specifiche della lastra, diventano pezzi unici. Questo accade perchè il particolare effetto di blu e verde, così netti vicini, non è sempre presente in tutte le lastre.

Questo vetro in particolare mi ha offerto davvero tante opportunità creative, proprio per le infinite sfumature che aveva.

Sul retro erano visibili le varie paste vitree usate per creare le sfumature. In particolare spiccavano un blu talmente scuro da sembrare nero, molto compatto e senza trasparenze, con minerali che davano alla superficie del vetro un effetto “crackelè” cioè crepato. 

Poi c’erano un azzurro e un verde smeraldo, il primo più pastello e opalescente il secondo più trasparente e cristallino, in tutto questo mix navigava della pasta vitrea bianca.

La lastra sul fronte mostra queste sfumature in maniera armoniosa e sfumata (vedi foto), o al limite con segni grafici eleganti e piacevoli, sul retro sembra un “mix di gomme da masticare attaccate sotto un banco”.

Inoltre l’impasto è molto compatto, soprattutto dove è più scuro, per via dei minerali usati per ottenere quel colore, e questa vischiosità ha fatto si che le bolle d’aria talvolta si siano incastrate proprio sulla siperficie. Questo ha generato in alcuni punti piccoli avvallamenti microscopici, che da molti sono stati visti come difetti.

In realtà per me sono una caratteristica pecuniaria di questa lastra e sono talmente piccole che non ne inficiano la resistenza o la bellezza.

 

Ti va di dirmi cosa ne pensi?