Negli scorsi post abbiamo visto come si fa il vetro e come si colora, ma una cosa che influenza molto il suo aspetto e l’uso sono le trame e le finiture del vetro Tiffany.
Intanto chiarisco che il vetro artistico viene chiamato Tiffany prevalentemente in Italia mentre nei paesi anglosassoni è chiamato “stained glass” cioè vetro stagnato.
Questo perchè la tecnica è stata sviluppata da L. Comfort Tiffany, ma i vetri decorati esistevano da secoli (basti guardare le più belle cattedrali gotiche europee). Per gli anglosassoni parlare di Tiffany significa prevalentemente parlare di gioielleria, per questo è utile fare questo chiarimento.
Noi quindi lo chiameremo indifferentemente vetro Tiffany o vetro cattedrale per intendere il vetro a lastre usato come decorazione.
Detto questo, a L. C. Tiffany va il merito di aver fatto moltissima ricerca per creare nuovi tipi di vetri, viaggiò e sperimentò moltissimo, creò dei laboratori e si circondò di esperti vetrai con cui recuperò vecchie tecniche decorative del vetro, risalenti ai romani e anche precedenti, mentre altre le inventò di sana pianta.
In questo post cercherò di dare una descrizione di massima delle trame e finiture più frequenti, ma tieni conto che in genere esistono delle sotto categorie per ognuna, spesso sviluppate dai singoli laboratori.
In ogni caso proviamo a partire dall’inizio.
Piccola annotazione, da qui in poi troverai molti link che ti permetteranno di vedere i vetri di cui stiamo parlando.