L’allergia ai gioielli cioè la Dermatite Allergica da Contatto.

Oggi sono molto felice perchè finalmente ospito una professionista che ci parlerà della Dermatite Allergica da Contatto legata all’uso di gioielli e bigiotteria, volgarmente detta allergia ai gioielli.
Lei è la Dottoressa Sara Poggiali, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venerologia e ci aiuterà a capire meglio cosa accade quando indossiamo dei gioielli.

DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO E BIGIOTTERIA

Il frequente utilizzo di gioielli di bigiotteria, soprattutto di quelli poco costosi e “fast fashion”, ha determinato negli ultimi anni soprattutto nei giovani e negli adolescenti un notevole aumento dell’esposizione agli allergeni responsabili della cosidetta “dermatite allergica da contatto” (1).

L’ALLERGIA AI GIOIELLI, COSA E’?

La dermatite allergica da contatto (DAC) è una reazione infiammatoria della cute a decorso acuto, subacuto o cronico che consegue all’assorbimento di una sostanza definita antigene attraverso la superficie cutanea.

Le cellule del sistema immunitario cutaneo chiamate cellule di Langerhans captano la sostanza e successivamente espongono (ovvero presentano) l’antigene ad altre cellule del sistema immunitario chiamate linfociti T.
La reazione immunologica si sviluppa attraverso due fasi funzionalmente distinte:

  1. la sensibilizzazione che dipende dalla capacità delle cellule di Langerhans di raccogliere il potenziale allergene e di presentarlo ai linfociti non ancora sensibilizzati nei linfonodi regionali;
  2. la elicitazione che si manifesta nella sede di presentazione dell’antigene negli individui sensibilizzati in precedenza (reazione da ipersensibilità ritardata);

QUALI SONO GLI ALLERGENI DA EVITARE?

Nichel e cobalto sono gli allergeni più frequentemente responsabili di una DAC.
Per due motivi principali:

  • per le loro caratteristiche chimiche, infatti sono piccoli elementi altamente reattivi e di basso peso molecolare che facilmente penetrano la barriera cutanea.
  • perché molto diffusi e comuni soprattutto nella bigiotteria a basso costo.

Quindi basta evitare questi due allergeni? Purtroppo Silverberg e colleghi hanno recentemente evidenziato come la bigiotteria contenga numerosi altri potenziali allergeni meno conosciuti rispetto a nichel e cobalto ma significativi per il potenziale sviluppo di DAC (2)

NELLA TABELLA QUI SOTTO PUOI VEDERE ALCUNI DEGLI ALLERGENI RICONOSCIUTI DA SILVERBERG COME POTENZIALI CAUSE DI UNA DAC

 

La comparsa di una DAC è comunque condizionata non solo dalle proprietà chimico fisiche dell’allergene ma anche dalle modalità di esposizione e soprattutto dalla reattività individuale.
I pazienti affetti da dermatite atopica, una patologia che comporta secchezza cutanea estrema per alterazione dei lipidi di barriera, sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare DAC nel corso della loro vita.

PERCHE’ VIENE LA DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO?

La causa principale dell’alta incidenza della DAC da nichel è rappresentata dal foro del lobo auricolare, detto anche piercing.
Il nichel si libera dagli strumenti impiegati per l’esecuzione del foro e da fermagli e orecchini che lo contengono (in acciaio inossidabile o argento, più raramente placcati in oro).

La fase di sensibilizzazione, di cui abbiamo parlato sopra, avviene durante il periodo di cicatrizzazione della ferita.

Molto frequentemente la DAC precoce nei pazienti con piercing dell’orecchio viene erroneamente confusa con una possibile complicanza infettiva legata alla pratica del foro stesso. Infatti spesso si pensa che possano essere entrati batteri e microbi nel “piercing” che hanno causato l’infezione. In realtà non è una infezione ma la DAC.

COME SI CAPISCE DI ESSERE ALLERGICI?

Paradossalmente quindi, la diagnosi di DAC da piercing all’orecchio può essere meno tempestiva rispetto alla DAC nei soggetti che fanno uso di orecchini a clips, nei quali è più intuitiva, ed immediata.

Cosa succede se si hanno più piercing?

Ehrlich e colleghi hanno trovato una correlazione positiva tra il numero di piercings corporei e la DAC da metalli: i soggetti con piercings multipli presentano infatti, secondo questo studio una percentuale di sensibilizzazione al metallo del 14,6% contro una percentuale dell’11,1% nei soggetti con un solo piercing e del 4% nei soggetti privi di piercing (3).

COME SI RICONOSCE LA DAC (Dermatite ALLERGICA da contatto)

Le manifestazioni cliniche di una DAC possono avere varie fasi con segnali diversi:

  • nelle fasi acute si manifestano come lesioni eritemato-edemato-vescicolari o bollose ( cioè rosse gonfie e a contenuto liquido di varie dimensioni)dipendenti anche dalla intensità della reazione allergica (4) .
  • Nelle fasi croniche le lesioni possono essere lichenificate, cioè ispessite, crostose e desquamanti, non sempre accompagnate da vescicole.

COME SI FA LA DIAGNOSI DI UNA DAC?

La diagnosi di una DAC non sempre è agevole e non può essere soltanto clinica ma richiede l’esecuzione di PATCH TEST, i tests allergologici specifici.

Questi test prevedono l’apposizione sulla schiena dei pazienti di una serie di vaschette (chambre slides) contenenti gli allergeni sospettati e la successiva lettura. La verifica viene effettuata dopo 72 ore in Europa (negli USA dopo 96), e consente di rilevare la comparsa di eritema edema e/o vescicole in corrispondenza dell’allergene implicato nella DAC.

Il corretto utilizzo dei PATCH TESTS consente di diagnosticare in modo accurato e precoce una DAC e di instaurare una terapia mirata ed efficace oltre che gli opportuni interventi di prevenzione.


COME DI PUO’ PREVENIRE LA DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO?

La prevenzione della DAC è volta a eliminare o ridurre l’esposizione cutanea alle sostanze allergizzanti, mediante la scelta di materiali che riducano al massimo la nocività del prodotto.

La prevenzione “secondaria” consiste invece nell’evitare il contatto con un allergene al quale si sa già di essere allergici perché diagnosticato dai tests

ESISTONO NORMATIVE PER I PRODOTTI MESSI IN COMMERCIO?

IN EUROPA: La direttiva europea 94/27 del 30 giugno 1994 impone un valore massimo alla quantità di nichel che può essere rilasciato dai prodotti destinati ad entrare in contatto diretto e prolungato con la pelle dell’utilizzatore, stabilito in:
0.5 g/cm2/settimana.

Gioielli importati da paesi produttori extraeuropei, come la Cina, possono non essere conformi alla suddetta normativa e prima di essere immessi sul mercato europeo dovrebbero essere corredati da opportune certificazioni come il rapporto dei tests sui metalli pesanti e il rapporto dei tests SVHC (substances of very high concern ovvero le sostanze inquadrate come altamente problematiche).

L’American Academy of Dermatology sconsiglia il piercing, in particolare nei soggetti con storia di allergia e dermatite atopica, e raccomanda vivamente l’utilizzo di acciaio chirurgico o titanio specialmente durante le fasi di cicatrizzazione del piercing (ovvero per almeno 6 settimane) in coloro che intendono sottoporsi a tale pratica.

QUINDI COSA PUOI FARE PER RIDURRE L’INSORGENZA DI UNA DAC?

  1. Preferire sempre gioielli di qualità e certificati come a basso contenuto di nichel e cobalto e, soprattutto in caso di allergia accertata ai metalli, nella impossibilità di indossare solo gioielli privi di allergeni.
  2. Limitare il più possibile la permanenza del gioiello stesso a contatto diretto con la cute. (Ovvero, siccome sono allergie ritardate richiedono un certo tempo per scatenarsi. Quindi se metto orecchini o altri gioielli per due ore per andare a cena è più difficile che mi vengano le bolle… se vivo con gli orecchini low cost e non conformi alle normative europee, ci dormo e non li tolgo mai, il rischio di una DAC aumenta.)

 

Ringrazio la dottoressa Sara Poggiali per questo breve, ma esaustivo resoconto e faccio un riepilogo:

  • La cosa più importante è la prevenzione per evitare spiacevoli conseguenze, possiamo farla usando prodotti sicuri, che siano stati sottoposti alle leggi vigenti, esistono per tutelarci.
  • Se abbiamo il sospetto di essere allergici non improvvisiamoci medici, andiamo da un dermatologo e facciamo gli esami che ci prescriverà.
  • Se sappiamo di essere allergici e a cosa, ovviamente dobbiamo evitare la sostanza che ci fa stare male, un paio di orecchini non meritano tanto.

E ricordati che un sorriso è la cosa più luminosa che puoi indossare!

Abbiamo cercato di rendere questo articolo preciso, ma facilmente utilizzabile da tutti. Abbiamo inserito dei link per alcuni termini specifici e per approfondire, ma sicuramente ci saranno tante domante.

Mi farò portavoce per voi verso la Dott.ssa Poggiali, quindi scrivetele nei commenti, ma ricordatevi che se si tratta della vostra salute è meglio andare di persona da un dottore.

Se questo argomento vi ha scatenato altre curiosità ( a me tante!!) commentate e magari faremo un post apposito.

 

 

Ringrazio ancora la

DOTTORESSA SARA POGGIALI

MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA IN DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA
DOTTORATO DI RICERCA IN IMMUNOLOGIA E ALLERGOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE
MASTER IN IMMUNOLOGIA E ALLERGOLOGIA PEDIATRICA

www.saramammadermatologa.it/

 

 

Bibliografia essenziale:
1. Ivey LA et al “Approach to the jewelry aficionado” Pediatric Dermatology 2018;35:274-5
2. Silverberg NB. “The jewelry addict: allercic contact dermatitis from repetitive multiple children’s jewelry exposures” Pediatric dermatology 2016;33:e103-e105
3. Elrich A et al “Role of body piercing in the induction of metal allergies” Am j Contact Dermat 2001;12:151-155
4. Gola M et al. “La dermatite da contatto in età pediatrica”, Editeam 2007

Ti va di dirmi cosa ne pensi?