Libera di essere Gnocca.

Qualche settimana fa ho pubblicato un post su instagram con la foto di una GNOCCA INSIDE, in cui ribadivo il concetto espresso sul blog (trovi qui i post) di essere fiere di come si è Gnocche dentro. Mi ha risposto Silvia con un “Free to be Gnocca” (se leggi il post e la sua risposta capirai tutto).

La sua frase mi ha illuminata letteralmente, su come anche la bellezza sia un condizionamento (da ieri sto anche leggendo Il Mito della Bellezza che mi sta facendo capire meglio questo concetto), soprattutto per le donne, che ci incastra in certi meccanismi.

Se sei bella non sei intelligente. Quindi qualsiasi cosa tu dica o faccia non merita attenzione, non è importante, non è utile. Per farti valere in un contesto culturalmente, politicamente o socialmente di prestigio e “serio” dovrai fare doppia fatica.

Se sei bella ti viene tutto facile. E’ vero in alcuni contesti la bellezza agevola, in alcuni ambienti lavorativi la bella presenza è il primo requisito richiesto, se sei bella per lo meno ti guardano, se sei cessa non ti filano proprio. Ma subisci il pregiudizio che, se sei arrivata dove sei arrivata, è stato solo per il tuo aspetto fisico e perchè chissà cosa hai fatto e con chi. Quindi la bellezza toglie autorevolezza alla tua preparazione, toglie valore ai tuoi sacrifici ed impegno, toglie prestigio ai tuoi successi. In pratica, come sempre devi smazzarti il doppio per ottenere la metà del risultato, perchè sei bella.

Se sei bella chissà che cosa hai fatto per arrivare dove sei. Quindi sei una “puttana“! La bellezza porta con se il pregiudizio che sia funzionale ad uno scopo solo, essere usata per ottenere qualcosa. È una valuta corrente, io ti do la mia bellezza tu mi dai un posto di lavoro prestigioso. Io ti permetto di accedere al mio corpo, tu mi fai entrare in un certo ambiente.

Sappiamo bene che sono cose che capitano, che spesso le donne ci si ritrovano quando ancora definirle donne è prematuro. Mi vengono in mente le tante che hanno denunciato molestie, spesso sul lavoro, con il movimento MEE TOO. Alla fine le colpevoli siamo sempre noi. Sfruttate prima da chi vuole la nostra bellezza e insultate dopo da tutti gli altri, spesso altre donne.

Quindi se siamo cesse, grasse, insipide, vecchie, con le rughe non siamo apprezzate perchè fondamentalmente non rientriamo nemmeno nel genere femminile. Se siamo belle il nostro valore è legato solo al grado di bellezza. Se ci pensi sono due facce della stessa medaglia.

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Le soluzioni che noi donne abbiamo trovato sono diverse, ma fondamentalmente ingiuste e ce le siamo inflitte (perchè sembrano punizioni) da sole.
  1. Lavorare di più, meglio e a minor costo. Si insomma se sei GNOCCA, ma pure se non lo sei, devi dimostrare quello che sai fare, ma se ad un corrispettivo maschile basta arrivare ad un 70 per ricevere pacche sulla spalla, aumenti di stipendio, premi e complimenti noi dobbiamo fare 140. Alla fine otteniamo una considerazione da un 50 scarso, i benefici economici non sono pari ai nostri colleghi maschi e in più con beneficio di verifica. Cioè fai il doppio per ottenere la metà e devi pure confermarla periodicamente.
  2. Sopportare. Sopportare spesso battute e tocchi indesiderati, sguardi ironici o viscidi, solitudine, derisione. Sei fuori dai giochi, sei una bambolina buona solo per una cosa. Se vuoi andare avanti devi indossare uno scafandro protettivo e andare avanti a testa bassa puntando al tuo obiettivo come un ariete.
  3. Ricominciare da capo ogni volta. Ogni singola persona che conoscerai si farà un giudizio su di te appena ti vedrà, e raramente sarà quello più aderente alla realtà. Tu dovrai ogni volta dimostrare quanto vali, che non sei solo bella, ma anche preparata, intelligente e professionale. Na fatica di Sisifo.
  4. Rinunciare ad una vita privata. Questo è un problema di tutte le donne, tutti i sacrifici descritti sopra richiedono spesso una dedizione tale per cui non hai tempo per altro. I colleghi maschi hanno mogli che si occupano di casa e famiglia, tu no.
  5. Ci facciamo la guerra tra donne. Ci siamo cadute. Chi hanno detto che il nostro obiettivo è soddisfare il maschio, che dobbiamo primeggiare, che o tu o io, ne resterà solo una. E ci hanno rese tutte rivali. Quindi se c’è una più bella di te, è la rivale numero uno, quella da fare fuori, da odiare a prescindere, pure se l’hai appena vista. E le darai contro come e più degli altri colleghi maschi.
  6. Ci imbruttiamo. Cambiamo il nostro aspetto fisico, lo copriamo come se avere un corpo, bello o brutto sia una vergogna. Se ci guardano è colpa nostra che mostriamo e noi li a coprire, ad infagottarci. Mettiamo delle armature non degli abiti. E chi non lo fa, rientra subito nella categoria delle “faciline” che si mettono in mostra per ottenere con facilità qualcosa che non gli spetta.

 

Questi sono alcuni dei meccanismi che scattano per le donne in generale e per le donne belle ed intelligenti in particolare. Quindi cosa possiamo fare?

Facciamo gruppo, intanto, e non diamo alla bellezza più valore di quanto ne abbia. È solo una parte della persona, tutto sommato la parte che svanisce prima, ed è anche molto soggettiva.

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Ma se sei bella, non vergognartene, sentiti libera di essere quella che sei, FREE TO BE UNIQUE e FREE TO BE GNOCCA. Metti il tuo impegno nello scardinare le etichette che ti attaccano addosso, e niente altro. Non sprecare tempo a giustificarti, a cercare di piacere per forza a tutti (è praticamente impossibile), non farti avvelenare dalle cattiverie che arrivano.

Sei una donna intelligente e bella? Coltivati, coltiva il tuo spirito, rendilo forte, sereno e sicuro, in modo da poter essere GNOCCA INSIDE ed OUTSIDE liberamente, senza farti influenzare da chi ti circonda. 

Dimmi ti è mai capitato di modificare il tuo aspetto per ottenere autorevolezza sul lavoro o di essere discriminata perchè bella? Raccontamelo nei commenti. 

 

 

Ti va di dirmi cosa ne pensi?