Tu e i tuoi gioielli, siete bisticciati?

Ho un’amica, simpaticissima, che quando c’è qualcosa su cui non è d’accordo con gli altri ti dice “siamo bisticciati” con i suoi occhioni azzurri sbarrati, e il viso da bambola imbronciato.

A me fa sempre tanto ridere, perchè capita di non essere sulla stessa lunghezza d’onda ed è anche giusto dirselo, ma fatto in questo modo, tutto viene alleggerito e si lascia la porta aperta al dialogo e alla riappacificazione.

A volte trovo amiche, persone o clienti che “sono bisticciate” con i loro gioielli. Che significa? Che non se li ricordano più, che non li mettono, che ….uff che noia che barba, sempre tu e io, io e tu!

Insomma la passione è finita.

Altre volte invece, e mi metto anche io nel gruppo, siamo bisticciate da noi stesse. Mi capita spesso…a dire il vero quasi sempre….che guardando il portagioie di una persona questa si giustifichi con me. Ad esempio se ha tutti gioielli etnici ma usa nell’abbigliamento uno molto classico, prezioso, o al contrario plasticosissimo, che stona con il mood generale. Succede che la stessa prenda il gioiello incriminato (ma di solito è più di uno) e lo nasconda o lo sposti, come se si vergognasse di quel cambio di rotta. Se poi indago spesso scopro motivi molto semplici per queste “stranezze”.

  • Capita che persone che ci conoscono poco ci facciano regali che non sono nel nostro stile, e questo include anche gioielli.
  • A volte poi, persino persone che ci conoscono bene e magari non approvano il nostro stile, ci regalino cose per redimerci. Come le amiche che trovano tu sia una gran sciattona e ti regalano il tubino di paillettes che non metterai mai.
  • Ci sono i regali fatti di cuore ma non di testa, spesso arrivano da persone care, che ci fanno doni importanti e preziosi, ma che non useremo mai, perchè non sono pratici o non avremo mai occasioni di indossarli (o così ci raccontiamo). Ho visto brillocchi io che voi umani!

Oltre a queste situazioni ci sono quelle che non possiamo evitare. La nostra doppia vita ad esempio. Ce l’abbiamo tutte, e spesso dall’armadio, dalla libreria, dalle playlist salvate e dai gioielli possiamo vederla chiaramente.

Cose che sembrano incongruenti, come completi sobri e austeri e magliette giallo fluo che feriscono lo sguardo quando apri l’armadio allo stesso modo di un anello etnico grosso come una noce e la catenina di marca minimal e sobria.

Che significa?

Significa che noi ci muoviamo nel mondo e spesso abbiamo necessità di amalgamarci, di essere coerenti al contesto in cui ci troviamo. I motivi possono essere tanti, spesso lavorativi. Sono situazioni in cui non puoi mettere quello che davvero ti rappresenta.

Significa che in alcune situazioni possiamo liberamente mettere anello etnico e gonna lunga e in altre indossiamo il nostro completo professionale con la catenina minimal.

 

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Non starei li a dire quanto è giusto e quanto non lo è, se vuoi ne possiamo parlare meglio e approfondire la cosa in futuro, intanto però sappiamo che questo a volte ci pesa e ci sentiamo di doverci scusare.

Coi colleghi se ci piace l’etnico, con gli amici se siamo professionali e vogliamo che questo sia evidente al primo sguardo.

Insomma, tutto questo crea confusione a noi stesse, mentre invece è proprio in quel momento che dobbiamo attingere alla nostra essenza. Sono due lati di una stessa medaglia, che possiamo far convivere con serenità, anche riorganizzando i nostri gioielli.

E non significa che se hai dei “gioielli da lavoro” che metti insieme al completo grigio, sei una persona falsa perchè di solito usi cose molto più estrose e colorate. Semplicemente significa che per andare al mare metti il costume e per sciare la tuta imbottita, insomma per ogni contesto c’è l’equipaggiamento adatto.

Non devi sentirti scissa, o in colpa, non devi giustificarti, ma devi mettere ordine, capire cosa è tuo, intimo, vicino alla tua essenza, e cosa invece è funzionale a situazioni dove non vuoi e non devi mostrare troppo la tua essenza vitale. C’è, fa parte di te, ma la tieni protetta. Qualche volta poi, puoi anche farla uscire un po’, in maniera discreta, come se si affacciasse da uno spioncino, ma non devi motificarti mai per questa dualità che è di tutti.

 

Ed è, in parte, quello che aiuto a fare con un nuovo servizio che sto per lanciare. Si chiama consulenza a domicilio e per ora sarà solo su Roma, perchè mi serve di venire a casa tua e passare un paio d’ore con te e i tuoi bijoux.

Ma puoi leggere i miei post sul riordino per applicare alcune delle tecniche che uso durante la consulenza per iniziare da te a creare il tuo portagioie felice e splendente.

Se invece sei di Roma e vuoi più informazioni sulla mia consulenza “Splendore a domicilio” vai qui

 

 

Ti va di dirmi cosa ne pensi?