Artigiani antisociali

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Oggi scriverò un post che probabilmente scatenerà le ire di qualcuno e invettive varie contro di me. Ma, frequentando il web, facendo parte di un gruppo su una piattaforma di vendita on line dedicata all’artigianato e entrando in contatto con gli artigiani anche per altre vie…a volte li vado proprio a cercare, lo ammetto, mi capita a volte di trovarmi di fronte a persone chiuse nel loro bel mondo di “io creo le mie cose, sono tanto belle e gli altri non mi capiscono!”.

La cosa va un attimo analizzata.

Intanto non è che il mondo sta lì ad aspettare noi, o meglio, magari qualcuno di noi si, ma non lo sa ancora, e quindi noi dobbiamo farglielo scoprire. Intanto un sorriso ogni tanto potrebbe starci bene, tanto per far sapere che non mordiamo.

Poi voi mi direte, si ma stacci tu tutto il giorno senza nessuno che ti compra quello che ti sei fatto un mazzo tanto a fare (scusate questo post sarà politicamente scorrettissimo anche nel gergo!) ecc…lo faccio quotidianamente.

E quindi?

1) Non te l’ha prescritto il medico!

2) se lo stai facendo, oltre a piazzare la roba sul banco (o sul web o sulla vetrina!) cerca di fare del tuo meglio per valorizzare quel tempo e quei prodotti (allestimento, cortesia, informazione e così via)

3) magari se nessuno compra hai scelto il prodotto sbagliato, o il posto sbagliato, o il prodotto sbagliato nel posto sbagliato, o non lo stai proponendo nel modo giusto per quel mercato. Insomma i fattori possono essere diversi, non necessariamente legati al pubblico, quindi fate autoanalisi, guardando e ascoltando ciò che vi circonda (è proprio nel fallimento che si impara di più!)

Analizziamo meglio i tre punti sopra.

NON TE L’HA PRESCRITTO IL MEDICO: in generale il medico non ti ha prescritto di fare quello che stai facendo (a meno che non sia una cura specifica) quindi puoi sempre smettere. Oppure farlo in altro modo, se non sei un tipo che ama smontare e montare, stare alle intemperie, essere a contatto diretto con le persone puoi cercare altre vie. Ad esempio puoi aprire un negozio, o vendere ad un negozio, o affittare lo spazio in un negozio, oppure vendere on line, ci sono tante opzioni, sta a te trovare quella più adatta a te e al tuo prodotto, ma togli quel muso lungo per carità.

CERCA DI FARE DEL TUO MEGLIO: qui si apre un mondo, che richiederebbe 10 post a parte. Ma il succo è, se lo stai facendo per hobby, come passatempo, pigliati quello che viene e divertiti. Se invece ne vuoi fare il tuo lavoro, affrontalo con la stessa serietà di un lavoro in ufficio o in negozio. Intanto studia e poi datti da fare per migliorare e ottimizzare tutto quello che puoi.

C’E’ QUALCOSA DI SBAGLIATO? Ecco fatevi questa domanda, prima di dare la colpa agli altri se non vendete, se non vi capiscono, se non apprezzano (magari chiedete consiglio a chi vi sta intorno e riflettete su quello che vi diranno). Sto vendendo una cosa che la gente vuole? Magari vendere maglioni a Capri ad Agosto non è molto sensato. Sono l’unico a vendere questo prodotto? Ecco io ad esempio ho iniziato a fare gioielli, come molti di noi, assemblando perle di vario tipo, ma siccome ai mercati eravamo in 70 su 100 a vendere cose così ad un certo punto ho fatto un corso e ho cambiato il mio prodotto. Lo state proponendo nel modo giusto? Qui ci ricolleghiamo un po’ al punto 2, non basta mettere le cose lì e aspettare la manna dal cielo, inventiamoci qualcosa di nuovo, puntate ai grandi per il marketing, intanto fatevi vedere, cercate di risaltare nella massa (io ci sto ancora lavorando!) con originalità non con urli e strepiti mi raccomando.

Lo stesso discorso può essere migrato nell’ambito del negozio o del web.

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La cortesia è fondamentale: anche quando avete la regina delle scassascatole davanti, se lei è regina, voi fatela sentire imperatrice ma valorizzando il vostro lavoro. Un esempio? ” E si quel pezzo è molto bello, ma solo le persone di gran gusto sanno apprezzarne la lavorazione artigianale, la qualità dei materiali, e poi non è per tutti, non tutti possono permettersi di indossare una cosa del genere ecc…” del resto non state dicendo un filo di bugia giusto? Ognuno dei vostri pezzi è unico e stupendo fatto solo per chi lo sa apprezzare.

Lo studio è fondamentale: non siamo nati imparati, impariamo dagli altri (quindi essere musoni è doppiamente controproducente) e dai nostri errori, su questo vi consiglio un paio di fonti utili per migliorarsi C+B e Colibrì Accademy  dove potrete trovare oltre a dei post utili ed interessanti dei veri e propri corsi per migliorare i vari aspetti del lavoro dell’artigiano.

La collaborazione è fondamentale: non quella “fuffosa” di cui parlano tutti oggi, ma quella di condividere informazioni e collaborazioni. Che può andare dal tenersi d’occhio il banco ai mercatini, al condividere risorse, informazioni, dritte utili, senza fare i tirchi. Questo purtroppo in alcuni casi si trasforma nel “fare le palle al piede”, assillare tutti con duemila domande, chiedere favori a destra e manca, prendere prendere senza mai dare. No così non va! E nemmeno fare i lagnosi, lamentarsi, lamentarsi sperando che gli altri risolvano i nostri problemi, se siete così (probabilmente non ve ne rendete nemmeno conto) allora tornate ai punti 1 e 2.

La comunicazione è fondamentale: spiegate chi siete, cosa fate, educate chi viene da voi a capire il vostro lavoro, il valore dell’artigianato in generale, non tenetevi i segreti di Pulcinella, come fecero quei gran pirla degli egiziani, che ora a voler rifare una Piramide come quelle che facevano loro nessuno è capace e si sta perdendo quel tesoro di conoscenza. Siate generosi.

Si insomma gli ingredienti sono un bel sorriso, tanto lavoro e un po’ di umiltà e generosità, anzi mi sa che me lo scrivo bello grosso da qualche parte.

P.S. ho messo sopra i link ad alcune risorse utilissime, se ne avete altre e volete condividerle mettetele qui sotto, intanto vi metto altri due link uno dedicato ad Eventi legati all’artigianato (mercati, rassegne, corsi, mostre ecc..), l’altro è una Comunità di artigiani sul web  .

1 commento

  1. Brava! 🙂

Ti va di dirmi cosa ne pensi?